“La
Calabria e, soprattutto, l’utenza sanitaria, non possono fare a meno della
professionalità e dell’impegno dei giovani precari – medici, paramedici e
infermieri - che finora hanno contribuito in maniera determinante ad assicurare
efficaci ed efficienti servizi sanitari ed ospedalieri in tutto il territorio
della regione”.
Lo
afferma il Vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò.
“Il
confronto romano del così detto ‘Tavolo Massicci’ – prosegue Nicolò – non potrà
non tenere debitamente in conto quanto di positivo è finora emerso nelle
strutture sanitarie calabresi, grazie anche all’operosità di centinaia di
professionisti che con il loro impegno accanto al personale strutturato hanno
contribuito al raggiungimento degli obiettivi, consentendo il soddisfacente
svolgimento delle normali funzioni assistenziali. Un patrimonio culturale e
professionale di cui non si può fare a meno, altrimenti c’è il forte rischio di
dovere diminuire drasticamente l’erogazione di
delicate prestazioni, aprendo così la strada all’emigrazione sanitaria
che incide enormemente sul bilancio
complessivo dei servizi alla salute. E’ con questo spirito – dice ancora
Alessandro Nicolò – che la classe dirigente calabrese saprà dimostrare
l’effettiva necessità della permanenza in servizio del personale sanitario così
detto precario, altrimenti l’alternativa porterebbe a pesantissimi
condizionamenti di inefficienza a carico del sistema sanitario pubblico della
nostra regione. Spicca in questo quadro di precarietà – sottolinea Alessandro
Nicolò – la posizione dei circa trenta medici reggini, un terzo dei quali sta
svolgendo in maniera encomiabile servizio di pronto soccorso ai ‘Riuniti’,
l’unico punto di assistenza di emergenza-urgenza dell’intera nostra provincia.
Senza la loro prestazione si aprirebbero scenari davvero preoccupanti sulla
capacità di intervento e di risposta del nostro principale presidio ospedaliero,
con conseguenze facilmente intuibili, anche sotto il profilo dell’ordine
pubblico e della sicurezza. Il PdL – conclude Alessandro Nicolò – ha già
avviato una intensa attività politico-istituzionale con il sen. Tonio Gentile
ed il capogruppo Gianpaolo Chiappetta per uno stralcio delle disposizioni sul
turn over, con l’obiettivo di aprire concretamente la strada per la soluzione
delle situazioni di precariato nella sanità. E’ nostra intenzione, infatti,
costruire un percorso legislativo, che sarà reso noto nei prossimi giorni,
oggetto di confronto anche con la
minoranza consiliare per cancellare definitivamente i disagi che derivano da
una situazione di precariato ormai storicamente cronicizzata che non serve a
nessuno”.
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