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mercoledì 7 novembre 2012

Alessandra Polimeno (Popolari e Liberali nel Pdl) su Afa Reul Bianco


“Convocherò al più presto una riunione con i genitori interessati per decidere insieme a loro il da farsi, ed affrontare una situazione che ritengo assolutamente inconcepibile”. Si esprime così il consigliere provinciale Alessandra Polimeno, del Gruppo Popolari e Liberali nel Pdl, alla notizia della chiusura, dallo scorso primo novembre, del Centro AFA-REUL di Bianco, istituto di riabilitazione cure mediche & Psycology e di riabilitazione estensiva.
“E’ una decisione che cancella il diritto alla salute, e che, ancora peggio, colpisce bambini disabili che hanno grande necessità di avere cure ed assistenza costante. Peraltro in un’area, la locride – prosegue la Polimeno – dove il Centro Afa Reul rappresentava l’unico punto di riferimento certo per questo tipo di cure. Ho già interessato della vicenda l’on. Giovanni Nucera, Segretario Questore del Consiglio regionale che ha già fatto sentire la propria voce sull’argomento, che ha definito “assurdo ed inaccettabile”. Per questo ho deciso di mettermi a fianco dei genitori di questi ragazzi, per condurre assieme a loro una battaglia su un diritto sacrosanto, non solo sul piano giuridico, ma anche su quello medico. Perché in assenza di cure ed assistenza questi bambini perderebbero tutto il percorso di recupero fatto finora”.
“Ancora più grave il fatto – prosegue la Polimeno – che il centro dove sono attentamente seguiti un centinaio di bambini, ha una lunga lista d’attesa. E’, insomma, un servizio necessario ed irrinunciabile per la quantità e la qualità delle prestazioni che effettua annualmente.  Un servizio si elimina quando non serve, o non riesce a coprire i costi di gestione. Non mi sembra – evidenzia il consigliere provinciale dei Popolari e Liberali -  che questa sia la situazione del Centra Afa Reul di Bianco. E allora qualsiasi altra motivazione va assolutamente respinta. Per questo, come ha già fatto l’on. Giovanni Nucera – chiedo che i vertici amministrativi dell’ASP5 di Reggio Calabria facciano una rivalutazione oggettiva sulla chiusura del Centro di riabilitazione di Bianco, ascoltando le ragioni di tante famiglie che già affrontano le mille difficoltà della disabilità”.
“Non meno importante, inoltre – conclude la Polimeno – i risvolti occupazionali negativi di questa vicenda che mortifica e penalizza bravi professionisti che nel tempo si sono dedicati alle cure ed alle terapie per questo tipo di patologie, che se interrotte possono determinare conseguenze irreversibili sulla vita di questi bambini. Una prospettiva inaccettabile”.

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