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sabato 10 novembre 2012

ADICO: le news


TUMORI, STILI DI VITA SBAGLIATI TRASMETTONO IL RISCHIO FINO AI NIPOTI


9 novembre 2012
PREVENIRE il tumore con uno stile di vita corretto. Secondo l’Associazione delle leghe europee contro il cancro può far scendere del 50% il rischio di ammalarsi. Ma ora una ricerca 1statunitense rivela che comportamenti sbagliati non influiscono solo sulla salute delle mamme, ma anche sulla loro discendenza. Figli, nipoti e pronipoti potrebbero sviluppare più facilmente un tumore se la donna, soprattutto in gravidanza, mangia male, fuma, assume alcol e fa una vita sedentaria. Anche l’assunzione di estrogeni da parte delle puerpere, inoltre, potrebbe alterare in modo permanente le cellule del bebè e anche quelle dei suoi futuri figli, portando le donne a sviluppare un cancro al seno.
Lo studio. La ricerca, coordinata da Sonia de Assis della Georgetown University di Washington, è stata pubblicata su Nature Communications 2. I ricercatori hanno eseguito una serie di test sui topi per arrivare alle loro conclusioni. A spiegare il fenomeno ci sarebbe l’epigenetica, lo studio di quelle modificazioni del Dna che non incidono sulla sequenza di basi che ne definiscono il codice, ma ne regolano, “dall’alto”, l’attività.
Fumo e alcol. Questa attività si svolge in vari modi, ma soprattutto attraverso l’aggiunta di gruppi chimici, chiamati metili, che come dei post it si attaccano in vari punti al Dna. Si tratta di ‘etichette’ che funzionano come un ponte tra l’ambiente esterno e il patrimonio genetico di ciascuno. Ogni volta che uno fuma, assume sostanze o mangia un alimento “sbagliato”, sul Dna possono restare tracce di questi comportamenti sotto forma di gruppi metili, e aumentare il rischio di cancro.
“Qualsiasi stile di vita scorretto può influenzare l’epigenetica di una cellula – spiega Diego Pasini dell’Istituto europeo di Oncologia di Milano – .Si può dire che in questo caso l’ambiente esterno non tocca la struttura del Dna, ma come viene utilizzata l’informazione che si trova all’interno del Dna e che viene trasferita ai figli”. Sono molti i comportamenti da evitare secondo gli esperti. “Una vita molto sedentaria o donne che assumono alcol o farmaci in dosi eccessive sono più esposte a questo pericolo – aggiunge Pasini – . Direi che fra i fattori più a rischio c’è anche l’obesità. Ma questi cambiamenti epigenetici predispongono allo sviluppo del tumore nella discendenza”.
Attenzione in gravidanza. I ricercatori hanno scoperto anche quanto sia importante il comportamento delle puerpere. Mangiare cibo poco sano durante la gravidanza e assumere troppi grassi potrebbe alterare in modo permanente le cellule del bebè e anche quelle dei suoi futuri figli, portandoli più facilmente a sviluppare un cancro alla mammella. Un’alimentazione ricca di grassi o la somministrazione di estrogeni durante la ‘dolce attesa’ determina alterazioni che aumentano il rischio di tumore al seno, fino alla quarta generazione.
Airc e la raccolta fondi. Lo studio è stata presentato in occasione dei Giorni della Ricerca, 3 organizzati per informare e sensibilizzare sui progressu compiuti nella lotta contro il cancro. In concomitanza con queste giornate l’Airc presenta la sua campagna I Doni per la Ricerca 4, per raccogliere fondi per la lotta contro i tumori e contribuire al lavoro dei ricercatori. I volontari di Airc saranno, in circa 500 piazze, per offrire cioccolatini Lindt, per un contributo di 10 euro (info e piazze www.airc.it o numero verde 800 350 350).
Fonte: repubblica.it

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