(ANSA) - CATANZARO, 7 NOV - ''Non ho mai dichiarato che Denis e' stato 'evirato'. Questa circostanza la lessi a suo tempo su un quotidiano calabrese e la cosa lascio' allibiti e sgomenti i miei genitori, oltre che me e tutti i miei familiari''. Lo afferma Donata Bergamini, sorella di Denis, il calciatore del Cosenza morto nel 1989 in Calabria in circostanze sulle quali sta indagando la Procura della Repubblica di Castrovillari, facendo riferimento all'intervista pubblicata dal settimanale Oggi. ''La circostanza - aggiunge - fu prontamente e seccamente smentita dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari. Purtroppo quello sciagurato articolo continua a mietere i suoi frutti a molti mesi di distanza. Intendo altresi' precisare che Isabella Interno' non era la fidanzata di mio fratello Denis, ma la ex-fidanzata, in quanto lui al momento della morte l'aveva lasciata ormai da diverso tempo e non voleva piu' saperne di lei''. Voglio inoltre precisare che io non temo che qualcuno non voglia la verita' sulla morte di mio fratello (a parte gli assassini e i loro complici), ma ho manifestato dubbi sull'opportunita' del trasferimento dei carabinieri che si stavano occupando delle indagini. Questo e' il momento del silenzio e non delle polemiche''. ''Dopo aver constatato l'immenso lavoro del mio legale per fare riaprire l'inchiesta per omicidio - dice ancora Donata Bergamini - ho sempre avuto fiducia e continuo ad averla in tutti coloro che si sono occupati e che anche attualmente si occupano delle indagini, coordinati e diretti in tal senso dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Franco Giacomantonio, e dal Sostituto Procuratore, Maria Grazia Anastasia. E' arrivato il momento di scoprire chi ha tolto la vita a mio fratello negli anni piu' belli della sua vita, ponendo fine quel maledetto giorno di novembre del 1989 anche alla vita dei miei genitori, che da quel giorno non vivono piu', ma si lasciano vivere''.
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