Stamane
gli agenti del Commissariato di P.S. di Cittanova hanno tratto in arresto FACCHINERI Concetta, nata a Cittanova (RC)
il 09.01.1976, in esecuzione di
un’ordinanza di applicazione della misura
della custodia cautelare in carcere
emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Palmi, in ordine ai reati di invasione
di edificio, violazione di domicilio e di tentata estorsione aggravata.
La
vicenda trae origine da una denuncia di occupazione abusiva di un alloggio di edilizia
popolare residenziale dell’ATERP (Azienda Territoriale per l’Edilizia
Residenziale Pubblica) di Reggio Calabria, sito nel Comune di Cittanova, dove,
secondo la denuncia della parte offesa,
la donna aveva deciso clandestinamente di andare ad abitare insieme al
suo nucleo familiare, sostituendo perfino il portone d’ingresso al fine di
impedirne l’accesso alla legittima assegnataria.
Le
indagini svolte dal Commissariato di P.S. di Cittanova, sotto le direttive
della Procura della Repubblica di Palmi, consentivano di scoprire che la
FACCHINERI per assicurarsi il possesso della casa in questione aveva inviato
all’indirizzo della titolare chiare minacce di morte, attraverso una busta
spedita per posta, compiendo così atti diretti a costringere la persona offesa
ad omettere azioni legali volte a recupero del possesso dell’abitazione in
parola. Gli investigatori, infatti, riuscivano ad individuare da alcune
telecamere di sorveglianza i fotogrammi che ritraevano l’odierna arrestata
mentre si accingeva a spedire la busta contenente le minacce da un ufficio
postale privato sito in Taurianova.
Contestualmente,
previo sgombero dell’immobile, è stata data esecuzione al sequestro preventivo
del bene in parola così come disposto dal G.I.P. ed alla nomina del custode
giudiziario.
La
FACCHINERI, dopo le formalità di rito, è stata associata alla casa
circondariale di Reggio Calabria a disposizione dell’A.G.. La donna è figlia di
Michele cl. ’36 (con precedenti per associazione di tipo mafioso), deceduto nel
2011 per cause naturali, e sorella dei più noti Luigi cl. ’66 e Salvatore cl.
’74, entrambi attualmente detenuti.
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