Colta
con le mani nel sacco un’Assistente Sociale appartenente all’Ufficio Esecuzione
Penale Esterna di Reggio Calabria subito dopo aver intascato una mazzetta. Questi
i fatti.
Nei
giorni scorsi gli investigatori del Commissariato di P.S. di Palmi, su delega
dei Sostituti Procuratori della Repubblica di Palmi Andrea PAPALIA e Luigi
IGLIO, sotto la direzione del Procuratore Capo Giuseppe CREAZZO, avevano
iniziato indagini nei confronti di una donna, GALLETTA Maria Grazia, di anni 53, residente a Marina di Gioiosa
Jonica (RC), funzionario di servizio sociale presso l’U.E.P.E. di Reggio
Calabria, in ordine al reato di concussione.
In
particolare, le indagini scaturivano dalla denuncia di un soggetto destinatario
di un ordine di carcerazione per una condanna
definitiva che, dovendo scontare
una pena di mesi 4 di reclusione, aveva chiesto una misura alternativa alla
detenzione in ordine alla quale era necessaria una relazione del servizio UEPE
di Reggio Calabria. La relativa pratica era stata assegnata alla Galletta. La
parte offesa denunciava che la funzionaria suddetta gli aveva chiesto il
pagamento di una “mazzetta” di 1.000 euro per effettuare una relazione
favorevole, minacciando il contrario in caso di mancato pagamento.
Pertanto,
in occasione dell’appuntamento fissato dalla donna con la vittima, gli uomini
del Commissariato di P.S. di Palmi, sempre coordinati dalla Procura della
Repubblica di Palmi, attuavano un servizio di osservazione e pedinamento, oltre
a una parallela attività di intercettazione.
E
così, attorno alle ore 9,00 di ieri, 5 novembre 2012, la funzionaria in
questione raggiungeva Palmi dove, nelle vicinanze della Casa Circondariale,
incontrava l’uomo.
La
donna si avvicinava alla vittima e con questi accedeva all’interno di un
esercizio commerciale, chiaramente per allontanarsi da eventuali sguardi
indiscreti; una volta all’interno la GALLETTA si faceva consegnare una mazzetta di
1000 euro, composta da nr. 10 banconote precedentemente fotocopiate e
contrassegnate dalla Polizia, che riponeva nella borsa; in questo frangente,
sempre intercettata dalla polizia, la donna prima di allontanarsi ribadiva
all’uomo la richiesta di ulteriore denaro (200 euro) per “concludere la
pratica”.
A
questo punto, essendosi chiaramente consumato il reato di concussione ed
essendo nella piena flagranza di questo, all’uscita dal predetto supermercato,
gli agenti intervenivano fermando la donna che nel frattempo era appena
risalita sull’autovettura, rinvenendo, nella borsa della donna, le 10 banconote
del taglio di euro 100 cadauna, tutte in precedenza fotocopiate e sottoscritte.
Pertanto,
in base ai gravi e concordanti indizi di colpevolezza raccolti nei confronti la GALLETTA Maria
Grazia veniva dichiarata in stato di arresto in flagranza di reato per
Concussione e su disposizione dell’A.G. procedente veniva ristretta presso la Casa Circondariale
di Reggio Calabria.
Sono
in corso ulteriori indagini per accertare se siano stati perpetrati altri
analoghi episodi di concussione da parte della predetta.
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