Veramente
una “special guest”, come si dice nel gergo dello spettacolo. L’ospite speciale
della più recente seduta della commissione consiliare cultura di Palazzo dei
Bruzi ha portato una ventata di aria nuova, fuori dagli schemi che l’organismo
consiliare si è dato, ridando visibilità, in tutti questi mesi, a quei “figli
di un dio minore” nel campo dell’arte, della letteratura o della musica, che
erano stati inghiottiti dal dimenticatoio o che avevano perso da tempo il tram
dell’occasione che conta. Non è così per Angelo Guaragna, calabrese di
Verbicaro, centro dell’Alto Tirreno cosentino, noto non solo per il paesaggio e
per il buon vino, ma anche per aver dato i natali a questo musicista,
compositore e direttore d’orchestra che, appena il tempo di vedere la luce e già
via dalla Calabria per altri lidi: Genova, Roma, Cagliari, le città che hanno
contribuito alla sua formazione musicale. Di occasioni per conquistarsi un
posto al sole, infatti, Guaragna ne ha costruite tante, in giro per il mondo e forte
dei suoi insegnamenti che gli derivavano da gente del calibro di Franco Ferrara,
suo maestro all’ Accademia Chigiana di
Siena e, successivamente, da Carlo Maria Giulini.
Ma
per il maestro Guaragna l’estate scorsa ha suonato il campanello del ritorno
nella sua terra d’origine, complice un progetto ambizioso: quello di far
diventare la sua Verbicaro, dalla quale mancava da 45 anni, un teatro naturale
all’aperto dove ambientare “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, affidandolo
a giovani voci da reclutare in tutta Europa e – perchè no – anche in altri
contesti territoriali ancora più lontani.
Un
cast da selezionare nel pieno dell’estate, con una full immersion di quindici
giorni, prima che l’allestimento, una volta messo a punto, prendesse la strada
del prestigioso tempio cosentino della lirica, il Teatro “Rendano”, ed il volo
per la Germania, dove l’Elisir d’amore è stato in tournèe nei giorni
immediatamente precedenti il debutto di Cosenza, avvenuto il 26 ottobre scorso.
A giudicare dai risultati, Angelo Guaragna ha compiuto un piccolo miracolo. In
così breve tempo ha tirato su, grazie ad un intensivo workshop-laboratorio, una
sorprendente compagnia di canto formata da giovani interpreti di 11 nazionalità
diverse, tra i quali molti calabresi accanto a quelli della regione tedesca del
Baden-Wurttemberg, dove si trova il comune di Oberstenfeld, gemellato con
Verbicaro.
In
Germania l’opera donizettiana è stata rappresentata in quattro diverse città
(alla “Bürgerhaus” di Oberstenfeld, alla “Stadthalle” di Beilstein, alla “Stadthalle”
di Marbach, la città di Friedrich Schiller, e
al “Kronenzentrum” di Bietigheim)
con grande apprezzamento da parte del pubblico tedesco che ha tributato alle
voci del melodramma una calorosissima accoglienza, pari a quella ricevuta al
“Rendano” il 26 ed il 27 ottobre.
La
commissione cultura, presieduta da Claudio Nigro, cui è toccato il compito di introdurre
l’ospite e di accogliere anche il consigliere regionale Mimmo Talarico,
estimatore del maestro Guaragna e che ha voluto sottolineare con la sua
presenza l’importanza dell’evento, ha ripercorso le tappe principali della
lunga attività artistica di Angelo Guaragna. Ad entrare nel dettaglio, il
consigliere relatore Mimmo Frammartino che ha ricordato il “progetto
straordinario del workshop Opera Studio da cui è scaturito l’allestimento
dell’Elisir d’amore”. Frammartino si è detto “sorpreso per due ordini di
motivi: per la capacità culturale di un piccolo centro come Verbicaro che ha
nell’occasione consolidato il legame con il comune tedesco di Oberstenfeld, ma anche per il
fatto che il grande artefice del progetto sia proprio Angelo Guaragna,
straordinario e stimato direttore d’orchestra.”
L’ospite
si è detto particolarmente felice. “Mi avete fatto un grande regalo – ha detto
– Sono un calabrese, che ha vissuto fuori dalla Calabria, ma orgogliosissimo
delle sue origini, al punto che non mi sono lasciato inglobare, mantenendo
un’assoluta libertà di appartenenza ad un’altra cultura.” Un’appartenenza che
Angelo Guaragna non ha mai dimenticato. “Ecco perchè mi sono buttato a
capofitto nel progetto per Verbicaro che ha avuto ospitalità a Cosenza e nel
suo prestigiosissimo teatro. Non si può stare lontano quasi 50 anni dal luogo
d’origine.”
“Quel
che è avvenuto a Verbicaro prima e in Germania e a Cosenza dopo – ha detto dal
canto suo il consigliere regionale Mimmo Talarico – è un esempio concreto di
come si possa costruire lo sviluppo sostenibile che si fonda sulla cultura e
sul recupero delle tradizioni”. Se per la Vice Presidente della commissione
cultura Maria Lucente “la presenza di Angelo Guaragna rafforza anche l’orgoglio
di quei giovani artisti che abbiamo ospitato finora”, per il consigliere
Michelangelo Spataro “avere in commissione una personalità come il maestro
Guaragna è un grande onore”.
Le
conclusioni dell’incontro sono dell’Assessore alla formazione della coscienza
civica e alla scuola Marina Machì che ha ricordato l’impegno del suo
assessorato sull’ascolto della musica con il progetto “La città impara ad
ascoltare”. “Abbiamo puntato molto – ha detto la Machì- sulla musica come mezzo di contrasto
all’emergenza educativa e come fattore di promozione sociale. Un motivo in più
per esprimere soddisfazione per il fatto che la commissione cultura ospiti e
premi un musicista come Angelo Guaragna.”
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