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venerdì 23 novembre 2012

Last News Calabria (ore 12:30)

'NDRANGHETA: PENTITO, C'E UN LOCALE AD ALESSANDRIA (ANSA) - TORINO, 23 NOV - Ad Alessandria c'e un 'locale' della 'ndrangheta: lo ha detto oggi il pentito Rocco Varacalli testimoniando a Torino al maxi processo Minotauro. Varacalli ha spiegato che fu ''aperto'' dalla cosca di Natile di Careri, in Calabria, cosi' come quello di Torino, di cui lui faceva parte, e quelli in Australia. Sulla presenza della 'ndrangheta nel Basso Piemonte e' stato celebrato un processo, nelle scorse settimane, che pero' si e' chiuso con l'assoluzione di tutti gli imputati. Varacalli ha detto che per aprire un Locale ''servono non meno di 49 uomini, tutti 'ndranghetisti''. 

'NDRANGHETA: VARACALLI A PROCESSO MINOTAURO, A TORINO COME IN CALABRIA Torino, 23 nov. (Adnkronos) - ''Per aprire un locale di 'ndrangheta a Torino bisogna avere minimo 49 uomini, o di piu' e non di meno, e serve il ''crimine'' con tutte le cariche. Se no non si puo'''. Lo ha detto Rocco Varacalli, ex affiliato alla 'ndrangheta poi dissociato, rispondendo alle domande del pm Roberto Sparagna nell'aula bunker del carcere delle Vallette a Torino, nell'ambito del processo Minotauro. Varacalli ha spiegato che la struttura dell'organizzazione criminale ''a Torino e' la stessa cosa che in Calabria, non cambia nulla. La 'ndrangheta e' fatta come un polipo, con la testa e i tentacoli''. Poi, per spiegare che a seconda della situazione e del momento storico la 'ndrangheta guarda piu' al nord o al sud per i suoi affari ha detto ''si e' guadagnato piu' a Torino durante le Olimpiadi 2006 che in una strada di Calabria''. Poi anche un riferimento alla massoneria facendo capire che a certi livelli ci sono dei contatti tra la 'ndrangheta e la massoneria: "Chi ha la dote di " santa" - ha spiegato - puo' avere a che fare con la massoneria.L'ex affiliato sta ripercorrendo la sua vita all'interno dell'organizzazione criminale: inizio' a spacciare droga ad appena 17 anni, dopo due anni dal suo arrivo a Torino per lavorare come muratore, poi nel 1994, a 24 anni, la sua affiliazione come ''picciotto onorato della 'ndrangheta'' avvenuta a Natile di Careri in Calabria e poi i ritorno a Torino dove ''c'e' un altro locale che e' uguale al nostro'' ha riferito Varacalli che poi ha spiegato la struttura della 'ndrangheta a Torino. 

SANITA':DITTA AVANZA CREDITI AZIENDA,STOP SERVIZIO AMBULANZE IN PIANA GIOIA TAURO FERMI UNICI 3 MEZZI, ALLARME E PROTESTE (ANSA) - OPPIDO MAMERTINA (REGGIO CALABRIA), 23 NOV - Nella Piana di Gioia Tauro e' stato sospeso il servizio di fornitura delle uniche tre ambulanze attrezzate per i codici rossi che erano dislocate negli ospedali di Polistena, Gioia Tauro e Oppido Mamertina. Ambulanze che erano fornite da una ditta privata con la quale l'Asp di Reggio Calabria aveva attivato il servizio di fornitura. La ditta Sanit di Villa San Giovanni ha un contratto scaduto da 14 mesi e vanta crediti per quasi 900 mila euro dall'Asp, ragione per la quale ha deciso di sospendere autonomamente la fornitura di ambulanze. Una situazione di allarme che sta provocando proteste destinate ad aumentare con il passare delle ore. Il territorio in passato era servito da tre ambulanze attrezzate per i codici rossi fornite dalla ditta privata e di altre tre per i codici bianchi. Questi ultimi sarebbero mezzi obsoleti con centinaia di migliaia di chilometri che spesso si fermano per strada. A denunciare la situazione e' il presidente nazionale dell' associazione ''I nostri angeli'' Alfonso Scutella' che stamani ha mandato un telegramma urgente al direttore generale dell'Asp Renato Carullo. ''Apprendo - si legge nella missiva - che nella Piana la ditta che forniva le ambulanze del 118 ha ritirato tale servizio con la conseguenza di mettere a rischio il sistema dell'emergenza sanitaria e il diritto alla salute. Chiedo urgente incontro per capire le ragioni per le quali cio' e' accaduto e soprattutto per sapere come l'Asp intende ovviare al problema che potrebbe provocare gravi carenze al sistema sanitario e quindi il rischio per la vita delle persone''. Carullo, dal canto suo, ha rilevato: ''stiamo cercando di tamponare il problema che si e' creato, abbiamo un'emergenza tra l'emergenza. Per il momento cercheremo di soddisfare il servizio con i mezzi che abbiamo a disposizione avviando subito una procedura urgente per riappaltare il servizio di fornitura delle ambulanze ma contestualmente stiamo studiando una procedura per risolvere stabilmente la carenza dei mezzi del 118 anche puntando a valutare l'acquisto di nuovi mezzi pur tenendo conto dei tagli imposti dalla spending rewiew che taglia del 5% i fondi sulla sanita'. Proprio in queste ore insieme al direttore sanitario dell'emergenza ed urgenza dell'Asp stiamo affrontando il problema per assicurare ai cittadini un servizio di qualita'. Ovviamente come dicevo prima cercheremo di stabilizzare una volta per tutte queste carenze''. 

PROTESTA COMITATI PROVINCIALI,CONGRESSO ARCIGAY FALLIMENTARE DOCUMENTO: 'CONFLITTI INTERNI E RICATTI SVILISCONO L'ASSISE' (ANSA) - FERRARA, 23 NOV - ''L'alterazione del percorso congressuale interno ad Arcigay, che ha caratterizzato taluni congressi provinciali e l'assemblea dei circoli affiliati, ha inficiato la legittimita' democratica del XIV Congresso Nazionale''. E' un passo del documento firmato dai Comitati provinciali Arcigay di Agrigento, Arezzo, Bergamo, Campobasso, Catania, Catanzaro, Foggia, Grosseto, Livorno, Messina, Palermo, Pavia, Perugia, Pescara, Pisa, Pistoia, Ragusa, Reggio Calabria, Trieste, Vercelli che viene discusso a Ferrara in apertura del congresso Arcigay e fatto avere all'ANSA. ''Un conflitto interno - prosegue il documento - reso volutamente aggressivo ed esasperato da attacchi sul piano squisitamente personale ben finalizzati alla delegittimazione, i reiterati episodi di compressione delle regole democratiche durante lo svolgimento di alcuni congressi (Bari, Congresso delle Affiliate a Bologna e Padova), la violazione dei principi valoriali e statutari nei confronti di Arcigay ad opera di numerosi circoli affiliati all'Associazione che hanno introdotto una forma di ricatto economico quale arma di pressione politica e condizionamento del XIV Congresso nazionale di Arcigay e la contemporanea costituzione di una rete alternativa ad Arcigay, tale Andos affiliata ad Entes (Ente nazionale trattenimenti, gastronomia e sport), da parte di quegli stessi soggetti latori dell'attuata minaccia di trattenimento delle quote e gia' beneficiari di stralci considerevoli dei loro debiti pregressi''. ''E infine - concludono i Comitati della protesta - un assenteismo, che non trova precedenti, di una significativa percentuale di delegati al Congresso nazionale e, dunque, una palese compromissione dei principi di partecipazione democratica e di rappresentanza sono le ragioni che rendono politicamente fallimentare e svilito il XIV Congresso nazionale di Ferrara''.

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