Reggio Calabria, 21 nov. - (Adnkronos) - L'indagine sulla truffa nel settore dell'agricoltura coordinata dalla Procura di Palmi, che ha portato a 8 arresti eseguiti questa mattina dai carabinieri, ''ha consentito agli inquirenti di acquisire una visione organica delle diffuse pratiche criminali che attraversano e caratterizzano il mondo dell'imprenditoria agricola nella provincia di Reggio Calabria e, in particolare, nel martoriato territorio della Piana di Gioia Tauro". Lo scrive il gip Paolo Ramondino nell'ordinanza di custodia cautelare. "Pratiche, queste, - continua - finora osservate e contrastate sul piano giudiziario con un approccio tendenzialmente atomistico che, pur essendo funzionale ad una piu' celere risposta giudiziaria, rischia di far perdere di vista la gravita' e l'ampiezza di un fenomeno criminale, fatto di spregiudicati comportamenti individuali ormai elevati a sistema, che e' divenuto non piu' tollerabile, specie nel difficile contesto di finanza pubblica in cui lo Stato e, di riflesso, i cittadini sono oggi costretti a muoversi''. Il giudice rileva anche che ''il pericolo di recidivanza e' acuito dalla difficile congiuntura economica nella quale vive il Paese, alle prese con problemi di finanza pubblica e di occupazione ben lontani dal trovare definitiva soluzione: in questo difficile contesto economico e' ragionevole pensare non ad una contrazione, ma piuttosto ad un incremento di comportamenti truffaldini come quelli in questa sede censurati, per loro natura idonei a ripercuotersi negativamente sulla fiscalita' generale e, dunque, sulla collettivita', gia' chiamata ad uno sforzo fiscale senza precedenti''.
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