L’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra – informa una nota
dell’ufficio stampa della giunta regionale – è intervenuto su un eventuale
limitazione da parte dell’UE, della presenza di olio essenziale di bergamotto
come ingrediente, per la distillazione dei profumi. “Apprendiamo con grande
preoccupazione – ha detto Trematerra -, le notizie, non ancora ufficiali,
inerenti una possibile limitazione da parte dell’UE, della presenza di olio
essenziale di bergamotto come ingrediente, oggi utilizzato per distillare la
quasi totalità dei profumi più pregiati, a causa di presunte possibilità di
insorgenza di reazioni allergiche. È dunque necessario fare chiarezza per
evitare di arrecare danno ad un settore e soprattutto ad un prodotto, unico al
mondo per origine e peculiarità, che rappresenta un fondamentale volano di sviluppo
ed occupazione per la fascia costiera ionica della provincia di Reggio Calabria
che va da Villa San Giovanni a Gioiosa Ionica. La legislazione vigente – ha
aggiunto - è legata alla direttiva europea 76/768/ECC, norma più volte
consolidata, dal luglio 2013 verrà sostituita dal reg. CE 1224/09 e da norme
nazionali di recepimento.
La direttiva sopra citata prevede un elenco di 26 composti chimici,
normalmente usati come ingredienti nei profumi, che potrebbero determinare
l’insorgenza di reazioni allergiche se usati al di sopra di determinate soglie
stabilite dalla norma stessa, pertanto, ove sia previsto dalla ricetta di
produzione del profumo un quantitativo superiore alla soglia definita, è
previsto l’obbligo dell’indicazione in etichetta di tali composti onde
informare correttamente e tutelare il consumatore.
Attualmente – ha proseguito l’Assessore - nella lista dei prodotti con
probabilità allergizzante sono presenti il limonene ed il linalolo, composti
presenti nell’olio essenziale di bergamotto. Tuttavia ad oggi non è mai
pervenuta alcuna segnalazione, in merito ad eventuali reazioni allergiche o
similari, da parte dei produttori né di acqua di colonia che, da oltre un
secolo, è prodotta a base di olio essenziale di bergamotto, né da parte dell’industria
cosmetica bio ecologica che si fonda sull’utilizzo di prodotti esclusivamente
naturali ed ottenuti da produzioni biologiche certificate. Pertanto – ha detto
ancora Trematerra - l’eventuale proposta Comunitaria tendente ad inserire
l’olio essenziale di bergamotto nell’elenco degli ingredienti allergizzanti
ovvero di limitarne l’utilizzo come ingrediente, se confermata, va
assolutamente contrastata con un’azione ferma e decisa volta essenzialmente
alla tutela del prodotto puro e genuino qual è l’olio essenziale di bergamotto
di Reggio Calabria. Non si comprende come la comunità europea, che nel 2001 ha
sancito la tutela del prodotto puro, con l’ufficializzazione della DOP
“Bergamotto di Reggio Calabria - Olio essenziale”, oggi possa indicare la
genuinità come un carattere negativo da limitare. Come Regione ci opporremo a
tale avventata evenienza, frutto a nostro parere di eccessivo tecnicismo
burocratico, che da un lato promuove le eccellenze dall’altro spesso con
provvedimenti scollegati tra di loro ne limita l’affermazione. Infatti la
nostra sensazione è che, nel momento in cui il prodotto e la filiera ad esso
associata vedono un rinnovato interesse, con un ritorno a posizioni di mercato
importanti e remunerative, si vogliano privilegiare le esigenze di razionalizzazione
e contenimento delle spese di parte del comparto produttivo profumiero. A
comprovare questo virtuoso percorso, basta ricordare il riconoscimento di
Organizzazioni di Produttori Begamotticole reso possibile grazie al ruolo
strategico svolto dal Dipartimento per inserire il bergamotto nel comparto
agrumi, ed ancora la possibilità che l’essenza, come giusto, sia considerata un
prodotto di prima trasformazione e non un prodotto industriale. Proprio per
questo la filiera supportata dal parere favorevole del nostro Assessorato e dal
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, ha chiesto l’inserimento
dell’essenza nei prodotti agricoli di prima trasformazione, cosa già avvenuta
nelle osservazioni Italiane alla riforma dell’OCM ortofrutta. Con tali
presupposti – ha concluso Trematerra - vigileremo attentamente perché non venga
che attivato a scapito di un eccellenza agroalimentare regionale un abuso di cui non si riescono a
capire le vere motivazioni”.
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