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sabato 24 novembre 2012

Regione: il vicepresidente del consiglio regionale della calabria, Alessandro Nicolò, interviene al concorso nazionale in memoria di Olga


Dichiarazione del Vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria, On. Alessandro Nicolò per l’edizione del concorso nazionale intitolato ad Olga Panuccio
“La garanzia dei Diritti del fanciullo, tema di questo incontro, coincide col concorso nazionale “In memoria di Olga”. E’ una occasione ricca di significato e diviene davvero difficile separare le parole dall’immagine della piccola Olga. I suoi occhi luminosi e profondi tanto ancora avevano da chiedere alla vita e la luce è stata spenta da un improvviso quanto inaudito atto di aggressione. E’ in nome di quell’infanzia tradita, ma anche dalle tante infanzie piene di contraddizioni, che energie individuali e sinergie istituzionali devono convergere in una unica direzione: costruire una società che rilanci prepotentemente il diritto a diventare grandi, costruendo il proprio avvenire e respingendo ogni forma di violenza e crudeltà.  Il tema è tra le questioni preminenti affrontate nel dibattito delle istituzioni internazionali, che hanno prodotto straordinarie risoluzioni e impegni, recepiti da enti ed autorità dei singoli Paesi, a livello nazionale e comunitario”.
I fanciulli, come gli anziani – ha detto il Vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò – sono l’anello più debole della società, la parte più esposta alle durezze della vita, alla violenza. Ecco perché ritengo  sia quanto mai opportuno impegnarci tutti, come istituzioni e singole associazioni, in forte sinergia, per rendere vera ogni utile indicazione per garantire la vita e la crescita serena dei bambini. Non ci potrà essere felicità al mondo – lo diceva Albert Einstein – se anche un solo bambino è infelice’. Un’affermazione che è un lascito scolpito nelle nostre sensibilità da cui partire per rendere fatto concreto quella che potrebbe sembrare un’utopia, ma non lo è nella realtà di tutti i giorni. Tutti siamo colpiti – ha sottolineato Alessandro Nicolò – dai tragici avvenimenti di cronaca locale o internazionale, quando, attraverso le immagini televisive vediamo bambini e fanciulli, vittime innocenti, uccisi spesso per cause che stanno fuori della loro dimensione. Immagini di occhi sofferenti che chiedono aiuto, che necessitano del forte impegno anche di chi vive a distanza da quelle situazioni per assicurare loro un futuro meno violento, più sereno, condizioni di esistenza più civili, affinchè quelle innocenze abbiano le condizioni ottimali per diventare buoni cittadini di domani.
Ecco perché l’Italia è stata tra le prime nazioni al mondo a ratificare la Convenzione di New York del 1989 dov’è sancito che gli Stati membri si impegnano a creare istituzioni e servizi incaricati di vigilare sul benessere del fanciullo. Da qui, la risoluzione delle Nazioni unite in materia e protezione dei diritti umani; la Convenzione di Strasburgo, che promuove i diritti dei minori attraverso la creazione di appositi organismi comunitari, nazionali e regionali. Da qui, la scelta coerente effettuata dalla Regione Calabria, che ha voluto aderire ai dettami fissati dalle Convenzioni internazionali, nominando un proprio Garante per i diritti del fanciullo, carica che è stata affidata all’on. Marilina Intrieri. E’ inoltre necessario ricordare che la Regione ha avviato, tra i tanti progetti, anche  quello mirato al controllo della dispersione scolastica.
La garanzia dei diritti del fanciullo, quindi, sarà uno dei punti di attacco dell’azione politico-amministrativa del prossimo futuro della Regione, consapevoli come siamo della necessità di garantire ai bambini calabresi le stesse opportunità di crescita civile e culturale dei loro coetanei di altre realtà, con l’obiettivo di allontanarli dalle occasioni di violenza, di proteggerli, di garantirne la sviluppo graduale con serenità, prevenendo quanto più possibile tutte le potenziali condizioni di insorgenza di soprusi e di violenze che non offendono solo il corpo, ma segnano indelebilmente il pensiero e l’animo di chi non ha ancora gli strumenti per proteggersi”. 

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