TASSE: GLI SCONTRINI E LE FATTURE DIVENTANO ”SCARICABILI”
22 novembre 2012
Gli scontrini o le ricevute del meccanico, dell’idraulico, del muratore, del medico e del professionista diventeranno scaricabili dalla dichiarazione dei redditi. La commissione Finanze del Senato ieri sera ha infatti approvato un emendamento alla delega fiscale che introduce questa possibilità. Insomma, nel nostro sistema tributario entra per la prima volta il cosiddetto contrasto di interessi. Un modo, già utilizzato in molti paesi come gli Usa, per far emergere il nero. La possibilità di scaricare una parte delle proprie spese dalle tasse, infatti, è un forte incentivo a richiedere la ricevuta. Anche perché oggi non c’è nessun interesse nel chiedere scontrino o ricevuta fiscale. Soprattutto se il venditore propone uno sconto.
Approvato all’unanimità
L’emendamento è stato presentato da Giuliano Barbolini del Pd, ma è stato approvato all’unanimità dalla commissione.
“Come confermano i dati che leggiamo oggi sui quotidiani il contrasto all’evasione richiede una strategia articolata e costante”, ha spiegato proprio Barbolini – L’utilizzo delle banche dati e il redditometro possono essere strumenti utili ma da soli non bastano”.
“Come confermano i dati che leggiamo oggi sui quotidiani il contrasto all’evasione richiede una strategia articolata e costante”, ha spiegato proprio Barbolini – L’utilizzo delle banche dati e il redditometro possono essere strumenti utili ma da soli non bastano”.
Barbolini: “Va indirizzato verso certe aree”
Sarà il governo, attuando la delega, a disciplinare la misura prevedendo le “opportune fasi applicative” e le “eventuali misure di copertura”.
Il contrasto di interessi per Barbolini, però, deve essere “indirizzato alle aree maggiormente esposte al mancato rispetto dell’obbligazione tributaria”. Ossia, idraulici, meccanici, muratori ecc.
Il contrasto di interessi per Barbolini, però, deve essere “indirizzato alle aree maggiormente esposte al mancato rispetto dell’obbligazione tributaria”. Ossia, idraulici, meccanici, muratori ecc.
Braccio di ferro in Senato
Intanto si profila un nuovo braccio di ferro maggioranza-governo: l’esecutivo sarebbe pronto a mettere la fiducia su un maxi-emendamento alla delega fiscale in Senato e nel testo sarebbe intenzionato a tenere il punto prevedendo che l’accorpamento delle agenzie fiscali scatti da dicembre e non slitti a giugno come stabilito da una proposta di modifica approvata all’unanimità in commissione Finanze al Senato.
La Lega ha votato contro: “Governo spreme i contribuenti”. Via libera all’unanimità, invece, della commissione Finanze del Senato alla cosiddetta “carbon tax”.
La Lega ha votato contro: “Governo spreme i contribuenti”. Via libera all’unanimità, invece, della commissione Finanze del Senato alla cosiddetta “carbon tax”.
Stop cartelle pazze
Una buona notizia per i contribuenti. La Commissione Finanze del Senato ha dato via libera al provvedimento sulle cosiddette “cartelle pazze”, che permette l’annullamento automatico in caso di mancata risposta da parte degli enti preposti come Equitalia, alla riscossione delle tasse.
Il testo passa ora quindi all’esame dell’aula di Palazzo Madama. Il meccanismo che propone il provvedimento è semplice: il contribuente che dovesse ricevere una cartella esattoriale prescritta o errata potrà, entro 90 giorni dalla notifica, presentare una dichiarazione all’ente creditore, che avrà ulteriori 60 giorni per dare una risposta. In caso di mancata risposta, la multa sarà automaticamente annullata.
Il testo passa ora quindi all’esame dell’aula di Palazzo Madama. Il meccanismo che propone il provvedimento è semplice: il contribuente che dovesse ricevere una cartella esattoriale prescritta o errata potrà, entro 90 giorni dalla notifica, presentare una dichiarazione all’ente creditore, che avrà ulteriori 60 giorni per dare una risposta. In caso di mancata risposta, la multa sarà automaticamente annullata.
Megamulte in caso di falso
Ovviamente per i cittadini che provano a fare i furbi sono previste megamulte, oltre la responsabilità penale: la sanzione amministrativa va dal “cento a duecento per cento dell’ammontare delle somme dovute”.
Il ddl prevede però che le nuove regole si applichino anche a tutti coloro che hanno presentato dichiarazioni per contestare le cartelle prima dell’entrata in vigore della legge.
Il ddl prevede però che le nuove regole si applichino anche a tutti coloro che hanno presentato dichiarazioni per contestare le cartelle prima dell’entrata in vigore della legge.
Franco Pennello
fonte: ilsalvagente.it
fonte: ilsalvagente.it
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