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lunedì 5 novembre 2012

SANITA':GIOVANE MORTA IN CALABRIA, 8 A PROCESSO E 7 ASSOLTI

(ANSA) - LAMEZIA TERME (CATANZARO), 5 NOV - Otto rinvii a giudizio, sette assoluzioni e tre non luogo a procedere: e' questa la sentenza emessa stasera dal Tribunale di Lamezia Terme a conclusione del processo per la morte di Antonella Vergori, la diciassettenne morta nell'estate del 2007 a Nocera Terinese a causa di un malore per il quale non fu possibile intervenire per la mancanza di un defribillatore. La ragazza, studentessa al quinto anno dell'istituto magistrale di Lamezia Terme, nel momento in cui si senti' male era in fila sul lungomare di Nocera per chiedere l'autografo ai componenti di un gruppo musicale del quale fino a poco prima aveva aveva ascoltato un concerto. I sanitari del 118 tentarono di intervenire con il defibrillatore che, pero', non funziono'. Il rinvio a giudizio e' stato disposto dal gip Gustavo Danise per l'ex direttore sanitario Maurizio Rocca; per i dirigenti medici del 118 Stefano Fucile e Concetta Galeano e per gli infermieri Franca Aracri, Carlo Cuda, Marisa Gigliotti e Napoleone Stella e per Francesco Rotolo, amministratore della ditta fornitrice del defibrillatore. Assolti gli imputati che hanno chiesto di essere processati con il rito abbreviato e per i quali lo stesso pm Luigi Maffia aveva chiesto l'assoluzione. Si tratta dell'allora direttore dell'Unita' operativa del pronto soccorso, Elio Scaramuzzino; dei dirigenti medici del 118 Vincenzo Giuseppe Strangis, Domenico Ciliberto, Fortunato Crea, Giovanni Ferraro e Giuseppina Andreacchi e dell'infermiera Domenica Merigelli. Non luogo a procedere, infine, per Pietro Morabito, all'epoca direttore sanitario; Guglielmo Curatola dirigente dell'unita' operativa emergenza territoriale dell'Asp e Francesco Guidoccio infermiere del 118.

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