(ANSA) - BOLOGNA, 20 NOV - Il Gup di Bologna Andrea Santucci ha rinviato a giudizio per omicidio colposo un medico chirurgo dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna per la morte di un uomo di 72 anni, deceduto il 24 agosto 2011 dopo essere stato sottoposto a biopsia tac guidata in day hospital. Il paziente, l'avvocato Giosue' Calabria, preso in carico dalla pneumologia, era stato sottoposto dal chirurgo, Francesco Fattibene, ad un intervento di 'Biopsia transparietale guidata' - come spiega il capo di imputazione - per prelevare una massa ritenuta sospetta da sottoporre a esame. Per imperizia e negligenza - dice il capo di imputazione formulato dal Pm Beatrice Ronchi - veniva provocata la morte del paziente. Evento dovuto a ''shock cardiogeno determinato da lesione arteriosa polmonare con conseguente stravaso di sangue e tamponamento cardiaco''. Questo - sempre per l'accusa, che si e' basata sulla consulenza medico legale di Elena Invernizzi e Roberto Dore - venne provocato ''dall'errata modalita' di introduzione - per ben due vote - dell'ago, con traiettoria non correttamente orientata rispetto alla sede di prelievo della massa''. E, successivamente, il medico ''anziche' procedere alla correzione della traiettoria, potendo avvalersi anche di immagini del supporto tomografico che evidenziavano i rischi connessi alla traiettoria dell'ago, per imprudenza continuava a tenere ferma la traiettoria fino a provocare con l'ago la lesione arteriosa''. Peraltro l'autopsia stabili' anche che il paziente era sano, la massa non dava problemi. Le figlie dell'avv.Calabria ora vorrebbero investire del caso la commissione parlamentare d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale. ''Peraltro - ricordano - non abbiamo ricevuto le condoglianze ne' dal Sant'Orsola ne' dal medico. In un paese civile quelle ce le saremmo almeno aspettate''.
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