'Ndrangheta: arrestate 22 persone tra Piemonte e Calabria tende i suoi tentacoli anche nel torinese. Sono state arrestate 22 persone tra il Piemonte e la Calabria ed eseguite oltre 20 perquisizioni nell'ambito dell'operazione ribattezzata "Colpo di coda" eseguita dai Carabinieri del Comando provinciale di Torino coordinati dalla procura di Giancarlo Caselli. Tra gli arrestati anche personaggi che fino a pochissimo tempo fa hanno ricoperto importanti cariche pubbliche, come Nicola Marino, consigliere fino allo scorso giugno della Chind spa. Le indagini hanno messo in luce il pericoloso grado di pervasione degli affiliati alle "locali" nella politica e nell'economia del torinese. Durante le fasi investigative, i vari soggetti coinvolti, hanno aperto nuove case da gioco, circoli privati, punti Snai, mentre contemporaneamente rilevavano societa' in difficolta' economiche nelle cui casse immettevano un'enorme liquidita' con finalita' di riciclaggio. "Colpo di Coda" ha consentito di confermare "che la 'ndrangheta non solo dialoga con la politica, ma - sottolineano gli inquirenti - ne e' spesso parte integrante: nel 2011 gli indagati sono riusciti a modificare l'esito delle elezioni amministrative del Comune di Chivasso, cercando d'infiltrare propri rappresentanti, in ruoli chiave dell'Amministrazione". In quella occasione e' stata applicata una vera e propria strategia politica decidendo di non appoggiare nessuno dei due candidati favoriti ma un terzo cosi' da arrivare al ballottaggio, per fare aumentare il peso dei voti che avrebbero poi deciso il vincitore, come poi e' accaduto. "L'organizzazione criminale, oltre a rappresentanti politici, annovera tra le sue fila - dicono gli investigatori - diversi imprenditori o, come evidenziato nel corso dell'indagine, sono gli stessi componenti dell'associazione criminale che indossano i panni dei politici e degli imprenditori". Esempio ne e' il caso della "Chind spa" - societa' partecipata dal Comune di Chivasso con una quota azionaria pari al 55% accanto al quale figurano come azionisti, tra gli altri, la Provincia di Torino (15%) l'Unione Industriale Torino (2%), l'Api Torino (2%), e la Cna (1%) - nel cui Cda dal 2003 al 2012 e' stato Nicola Marino che, che pur non avendo nessuna esperienza politica o titolo di studio, tantomeno una posizione di rappresentanza all'interno del mondo industriale del territorio, rimasto in carica durante tutti i cambi di presidenza che hanno interessato la societa'.
CRIMINALITA': D'ALFONSO (DIA), TRASFERIRE CULTURA LEGALITA' AI CITTADINI Reggio Calabria, 23 ott. - (Adnkronos) - ''Io ritengo che il destino della Dia, della magistratura, dei prefetti sia essere punti di riferimenti per ogni cittadino. Ma se a questo non si associa il valore importante della cultura della legalita' che noi dobbiamo andare a trasferire in tutti i cittadini, noi non usciremo mai da questo meccanismo. E' un lavoro costante, lungo, sociale che dobbiamo fare tutti perche' se si esce dalla paura si riconosce che siamo persone libere''. Lo ha affermato il direttore della Dia Alfonso D'Alfonso parlando con i giornalisti a margine della conferenza stampa che si e' tenuta a Reggio Calabria per illustrare i dettagli dell'operazione che ha portato al sequestro di beni per 230 milioni di euro a due imprenditori vicini alle cosche.
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