Raccontare
la città da un angolo visuale inedito, utilizzando al meglio e con piglio
autoriale già consolidato gli scorci più suggestivi del centro storico di
Cosenza, non solo per un esercizio stilistico, ma per mettere il dito sulla
piaga del racket delle estorsioni, con particolare riferimento alle sue vittime
indifese.
A
tradurre in immagini coraggiose e piene di vigore espressivo uno spaccato amaro
di un universo cittadino che accomuna una Cosenza non sempre riconoscibile ad
una qualsiasi difficile realtà italiana, è il giovane regista cosentino Marco
Caputo.
Il
suo cortometraggio, dal titolo “Il rappresentante”, già insignito del premio
“Moda movie 2012” il cui tema era quest’anno “Urban Lifestyle: la moda e le città”, è stato
proiettato in commissione cultura nel corso di una seduta inserita nell’ambito
della selezione preliminare che l’organismo consiliare presieduto dal
consigliere comunale Claudio Nigro ha avviato da tempo per individuare il
meglio dei videomakers locali da inserire in un prossimo Festival del
cortometraggio.
Nell’ospitare
il corto di Marco Caputo la Commissione cultura ha raccolto la richiesta
dell’Associazione culturale “Fata Morgana” , impegnata in un percorso di
sviluppo e diffusione della cultura cinematografica oltre che di sostegno dei
prodotti audiovisivi che scaturiscono dalla creatività dei film-makers
autoctoni.
Alla
seduta di commissione hanno partecipato sia il regista Marco Caputo che
l’attore Davide Imbrogno, autore anche dello script del corto. Presente anche
la Presidente di “Fata Morgana” Loredana Ciliberto.
“Il
rappresentante” non ha avuto – lo ha riferito lo stesso regista Marco Caputo –
alcun finanziamento. E’ stato completamente autoprodotto, non senza difficoltà.
Il
risultato supera le aspettative. Curatissimo nelle inquadrature e nella
fotografia, il corto racconta la triste vicenda di un commerciante
(interpretato in maniera eccellente dall’attore Giovanni Turco) alle prese con
le frequenti minacce e i comportamenti arroganti di un taglieggiatore che
quotidianamente si reca nella sua bottega a fare la spesa senza scucire un
soldo. Il titolare del negozio è combattutissimo tra il desiderio di denunciare
il sopruso, compulsato com’è dal figlio che assiste in diretta alle “prodezze”
del criminale e che vorrebbe a tutti i costi vederlo assegnare alla giustizia,
ed il quieto vivere. Il finale a sorpresa lascia senza fiato e si presta a
diverse chiavi di lettura. Completamente cosentino il cast del cortometraggio.
Accanto a Giovanni Turco recitano, infatti, altri attori del panorama artistico
della città: da Dante De Rose (il taglieggiatore), a Marisa Casciaro (la moglie
del commerciante) a Davide Imbrogno (il figlio) a Renato Costabile, in un breve
ma intenso cameo che lo raffigura nei panni di un cieco molto sensitivo.
La
Commissione cultura ha espresso apprezzamento sia per l’intensità della storia
raccontata dal cortometraggio, che affronta un tema alquanto delicato e
terribilmente attuale, sia per l’attività portava avanti dall’Associazione
culturale “Fata Morgana” che ha tra i suoi molteplici obiettivi la mission di
segnalare e selezionare i lavori dei talenti cinematografici locali. Una
mission condivisa con la Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, impegnata,
da più di un anno, in un lavoro di ricerca di quanto di meglio è in grado di
offrire il panorama cosentino.
Con
la certezza che tra i talenti vada iscritto d’ora in avanti anche il giovane
regista Marco Caputo.
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