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giovedì 25 ottobre 2012

'NDRANGHETA: INTERCETTAZIONE, CASELLI E GRATTERI? DEVONO LASCIARE IN PACE CHI LAVORA LA PROCURA ''SOLO CHIACCHERE''

Torino, 24 ott. (Adnkronos) - Secondo fonti della Procura di Torino sono solo ''chiacchere'' quelle contenute in un'intercettazione riportata nell'ordinanza del gip di Torino sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Piemonte, che due giorni fa ha portato in carcere 22 persone, in cui i due intercettati parlano di diversi magistrati. I due, intercettati nel gennaio 2012, iniziano commentando com'e' stato incauto chi avevano progettato l'attentato all'ex procuratore capo di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone (ora alla guida della Procura di Roma). L'episodio a cui si fa riferimento e' quello del 5 ottobre 2010, quando fu posizionato un bazooka davanti al Tribunale di Reggio Calabria. ''Ci sono delle occasioni che se non ti stai attento.....avevano progettato di ammazzare Pignatone...e lui se n'e' accorto'' commentano i due intercettati, Pietro Marino e Paolo Siclari. Poi nominano anche il procuratore capo di Torino Gian Carlo Caselli e l'aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, ''ponendoli - scrive il gip nell'ordinanza - in relazione alla possibilita' che questi, con le loro indagini, possano interessarsi alle loro attivita'''. ''Pignatellli ( cioe' Pignatone, probabilmente sbagliano nome ndr) non ci da' fastidio'' proseguono i due intercettati spiegando poi il loro punto di vista ''gente che lavora la devono lasciare lavorare...'' e poi ''vengono a rompermi i coglioni a me... mi alzo alle cinque. Ma andate vedere.. vedete...quelli che non hanno lavoro ed hanno le macchine grosse... io una macchinona grossa non me la posso comprare...'' conclude.

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