Pianista, tastierista, compositore,
arrangiatore ed anche qualcosa di più. Il
giovane musicista cosentino Mario De Lio sta aspettando da tempo la sua grande
occasione che ora potrebbe essere in dirittura d’arrivo. A patto che,
finalmente, il difficile mondo della musica leggera riesca ad accorgersi di lui
e del suo talento.
Un
talento che la Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta dal
consigliere comunale Claudio Nigro, ha voluto sottolineare dedicando a De Lio
una delle sue sedute volte a riconoscere le potenzialità degli artisti locali.
Relatore
della proposta di ospitare in commissione Mario De Lio è stato il consigliere
Mimmo Frammartino che ha illustrato il percorso artistico del musicista
cosentino.
E’
l’aria di famiglia che gli ha fatto respirare musica a pieni polmoni. E
Frammartino ha, in un puntuale amarcord, ripercorso con la memoria le gesta
musicali del nonno del giovane compositore, quel Mario De Lio senior che,
insieme a Mario Lombardi e Franco Mazzitelli, diede vita allo storico “Trio
folk calabrese” e che fu autore di “U’ baruni mitrullu”, commedia in vernacolo
che può essere considerato un vero e proprio cult del genere.
“Lo
Spirito Santo, il quartiere abitato storicamente dalla famiglia De Lio – ha
ricordato Frammartino – ha da sempre rappresentato una fucina di musicisti o
aspiranti tali. Il giovane Mario De Lio è, infatti, figlio e nipote d’arte,
segno che buon sangue non mente. Ed anche Gianfranco De Lio, il padre di Mario,
non è estraneo agli ambienti musicali cosentini.”
La
passione per la musica esplode per il giovane Mario De Lio in tenerissima età:
già a sei anni comincia a studiare pianoforte.
Ma
dovrà attendere ancora qualche tempo prima di affacciarsi alla ribalta, lui che
è abituato a lavorare molto dietro le quinte.
La
prima occasione di un certo rilievo gli capita ad un anno dalla morte di Mia
Martini, quando viene istituito il primo premio dedicato alla cantante di
Bagnara.
C’è
da trovare una sigla che accompagni la prima edizione del premio. Mario De Lio
partecipa al concorso che viene indetto per la composizione della sigla ed è
proprio la sua, “Tu, amica Mia”, ad essere scelta tra 150 brani.
Ed
è quella che diventerà per tutte le edizioni a venire, ora arrivate a quota 16,
la sigla ufficiale del Premio Mia Martini.
Dal
’97 in poi partecipa al tour estivo di “Quelli del vecchio mulino”, altro
gruppo storico della pop music cosentina, accompagnando Lena Biolcati.
E
sempre in estate accompagna in tournèe il compianto Wess, famoso per il suo
sodalizio artistico con Dori Ghezzi.
Come
si vede, non mancano le collaborazioni importanti. Tra quelle più significative
c’è senz’altro quella sviluppata di recente accanto a Mario Lavezzi, grande
ispiratore di autentiche primedonne della canzone italiana, come Ornella Vanoni
e Loredana Bertè.
Nel
cursus honorum di De Lio c’è un altro traguardo: nel 2001 consegue al
conservatorio di musica “Domenico
Cimarosa” di Avellino il diploma di direttore d’orchestra. Ed è questo il suo
sogno nel cassetto: poter dirigere, con un brano di sua composizione,
l’Orchestra del Festival di Sanremo.
Un
sogno proibito? Niente affatto.
Nell’ultimo
decennio non sono mancate le composizioni interessanti. Tra queste, un posto di
spicco meritano “Tarantella Mediterranea” e il singolo “Ti voglio bene”, scritto
per il giovane cantante cosentino Luigi Ferraro e prodotto da Mario Lavezzi,
attraverso la Emi.
Mario
De Lio è anche tastierista della cantante Verdiana con la quale ha in programma
un nuovo disco ed un nuovo tour che partirà a giugno.
Nel
corso della seduta della commissione cultura è intervenuta anche la Vice
Presidente Maria Lucente che ha augurato a De Lio che i suoi sogni possano
realizzarsi, non solo per lui, ma anche
per la sua città. “Siamo orgogliosi - ha
aggiunto la Lucente - di questo valente
cittadino di Cosenza.”
Quando
tocca a lui prendere la parola, Mario De Lio si dice “estremamente contento del
fatto che un’istituzione pubblica evidenzi le potenzialità di persone che si
dedicano all’arte, nelle sue più diverse sfaccettature, dando visibilità a quanti,
come me, lavorano dietro le quinte, lontano dalla ribalta.”
Laureato
al Dams dell’Università della Calabria, attualmente è impegnato, come
insegnante di painoforte moderno, all’Accademia Musicale “Caccini” di San Fili,
diretta da Francesco Metallo.
Tra
le sue collaborazioni anche quella, importante, con il bravissimo cantautore
Bungaro che a novembre tornerà all’Accademia “Caccini” per tenere degli stages
formativi che riguardano l’ideazione, il testo e la musica.
Lo
stage è aperto a 15 ragazzi. Un lavoro sulla loro identità musicale che tirerà
fuori da ciascuno un inedito. A giugno si esibiranno davanti al direttore
artistico della Sony Music Roberto Rossi e al direttore editoriale Roberto
Mancinelli.
Oltre
al sogno di Mario De Lio di dirigere l’Orchestra del Festival di Sanremo c’è
quello, altrettanto ricorrente, di realizzare un musical, con artisti tutti
calabresi e di Cosenza, dall’orchestra al corpo di ballo, dai cantanti agli
attori, alle maestranze.
Il
progetto è già pronto. Un musical sull’emigrazione, dal titolo “Fratelli
d’Italia, ma figli di Calabria”. Mancano, però, i fondi, ma sia Mario che il
padre Gianfranco non demordono. Quel musical s’ha da fare!
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