Ormai mancano poche ore all’evento che rivoluzionerà la vita
di una città contigua… al confine del mare… ma il cantante era un altro!
Biagio Antonacci, al secolo il nuovo messia capace di
smuovere un intero popolo, di spostare con il pensiero strade, transenne e,
perché no, ridare l’udito ai sordi, sta arrivando. Il Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, è in procinto di istituire il 23 ottobre come
festività nazionale. L’onda lunga dell’emozione suscitata da tale evento ha
colpito anche la Chiesa. Notizie di corridoio danno per certa l’abdicazione di
S.Lucia in favore di S. Biagio. Amen.
Altra succulenta novità arriva dalle stanze di palazzo S. Giorgio:
i nostri beneamati e novelli commissari domattina saranno ricevuti nell’anticamera
della mega-suite riservata al cantante per “colazionare” a base di biscotto di
grano, parmigiana e… pipi chini!
Naturalmente per loro riservati posti d’onore: siederanno
infatti in prima fila. Entusiasti all’idea, i commissari hanno sbottato: “Di
piazza del Popolo faremo un anfiteatro per la musica!”. Il progetto prevede l’eliminazione
di via Mons. De Lorenzo e l’istituzione dell’orchestra stabile degli “esodati”
del Comune di Reggio. Poverini, qualcosa dovranno pur farla… Il direttore d’orchestra?
Muti. Cioè non si sa, omertà assoluta!
I reggini, intanto, preoccupati dalle file che si formeranno
all’ingresso del Gabbione, potranno usufruire della fornitura gratuita di
generi alimentari liberamente “lanciati” dagli abitanti degli edifici adiacenti, felici per l’evento. Sarà l’unica fonte di approvvigionamento alternativa
agli amici satizzari. Obbligo di tutela ambientale lo smaltimento dei rifiuti:
a destra del Gabbione (lato monte) lancio per riciclo carta, al centro vetro e
plastica, a sinistra organico.
Nulla di sconvolgente. Per chi ne ha memoria, non è altro
che il ritorno alle barricate e ai rifugi, riservati ai più fortunati, uniti da un solo grido: “BIAGIO
CHI MOLLA!”.
A quel punto “Liberatemi” non sarà solo un ritornello….
Fantastico!!!
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