Oggi, 18
giugno 2012, siamo stati invitati dal nuovo Questore di RC, dr. Guido
Longo e, per oltre un’ora, siamo stati ricevuti da lui, in presenza del dr. Antonino
Romeo, vice questore vicario.
L’occasione dell’invito è stata la
comunicazione presso il suo ufficio della manifestazione che avevamo organizzato
domenica pomeriggio per esprimere al dr. Nicola Gratteri la nostra vicinanza e
solidarietà, dopo la notizia delle minacce di cui, per l’ennesima volta, è
stato fatto oggetto da parte della ‘ndrangheta. Essendo venuto a conoscenza
della nostra esistenza, ha immediatamente voluto conoscerci.
E l’incontro,
infatti, è iniziato con una presentazione reciproca.
Il Questore
ci ha raccontato qualcosa della sua esperienza professionale – che tra
l’altro comprende anche alcuni anni nella nostra città –, soprattutto nell’azione
di contrasto a tutt’e tre le organizzazioni criminali e in particolare
riguardanti i successi ottenuti nella lotta alla camorra e la
relazione importante che è riuscito a realizzare con la società civile.
Nella
nostra presentazione, dopo aver raccontato qualcosa circa la nostra nascita,
abbiamo esposto i nostri obiettivi, sia nell’impegno per il risveglio
della società civile – attraverso gli incontri di riflessione che
organizziamo ogni tre del mese –, sia nel rispondere agli eventi traumatici
che segnano la vita dei cittadini di Reggio; in particolare con risposte
immediate agli attacchi rivolti ai nostri magistrati e alle Forze
dell’ordine. In questo contesto, abbiamo comunicato il nostro disappunto
proprio in riferimento a un episodio che ci ha visti vicini alla Questura: in
occasione dell’arresto del latitante Tegano, mentre da quel giorno s’è data
grande enfasi alla comunicazione degli inneggiamenti dei familiari alla sua
uscita dalla Questura, poco o niente fu detto della reazione spontanea delle
tante persone che in poche ore risposero all’invito di RNT a manifestare lo
sdegno per quanto accaduto al mattino e gratitudine alle Forze dell’ordine.
Il dr.
Longo ci ha detto l’importanza che, p. es. a Palermo e Caserta, ha avuto l’informazione
nel sostegno delle azioni di contrasto delle Forze dell’ordine e delle
mobilitazioni della società civile e s’è impegnato a sollecitare un analogo
impegno anche da noi. Ma ha voluto dirci la sua contentezza per la presenza
di cittadini che hanno deciso di organizzarsi per non tacere, soprattutto
ripensando al silenzio che imperava nel tempo in cui aveva lavorato qui.
Abbiamo,
quindi, descritto le scelte che abbiamo fatto circa il nostro modo d’operare:
l’assoluta gratuità e la nostra libertà da qualsiasi etichetta e,
conseguentemente, la decisone di non diventare associazione, ma di mantenere il carattere di movimento, composto da gentegente
che decidono responsabilmente di metterci la faccia personalmente. Il
Questore ha apprezzato questo nostro stile d’azione e ha intuito bene che
questo spesso ci rende indigesti da parte di qualcuno.
Infine,
proprio per la sintonia che s’è creata, abbiamo progettato di tornare a
incontrarci, anche per organizzare insieme – dopo l’estate – un evento del tre d’ogni mese, per consentire
a lui di parlare con i cittadini e ai cittadini di diventare
interlocutori di chi mette la propria vita a servizio della città.
Gli abbiamo
espresso, infine, la nostra gratitudine per l’invito e soprattutto per la
cordialità e autenticità con cui abbiamo potuto dialogare con lui.
il movimento
ReggioNonTace
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