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mercoledì 20 giugno 2012

Gioia Tauro: Litigano e si feriscono a colpi di pistola. Due arresti da parte del personale del Commissariato PS di Gioia Tauro


Alle ore 3.00 circa odierne, perveniva sull’utenza 113 comunicazione dell’arrivo presso l’ospedale di Gioia Tauro di un soggetto con ferite da arma da fuoco. Personale dipendente, immediatamente inviato sul posto, procedeva alla identificazione del ferito tale FURFARO Arcangelo, nato a Taurianova classe ‘69, pregiudicato, al quale venivano riscontrate ferite d’arma da fuoco al torace e al gomito sinistro. Il predetto veniva poi trasferito presso l’ospedale di Polistena per essere sottoposto ad intervento chirurgico. Il FURFARO, in chiaro stato etilico, non forniva agli operatori intervenuti alcuna indicazione circa l’identità del suo feritore, nè sulle cause che avevano determinato l’evento, limitandosi a riferire che era stato attinto da colpi di arma da fuoco nei pressi della sua abitazione.
Contemporaneamente, la locale Compagnia Carabinieri comunicava che personale dipendente era intervenuto in via De Rosa, dove si riscontrava la presenza di un soggetto che presentava ferita d’arma da fuoco alla gamba. L’uomo veniva identificato per ALAMPI Pasquale,  nato a Gioia Tauro, classe ’80, il quale consegnava agli operatori una pistola calibro 9 mm, dichiarando che, poco prima, era stato ferito con la stessa da FURFARO Arcangelo a seguito di una lite. A sua volta, l’ALAMPI, dopo essere riuscito a disarmare l’uomo, gli aveva esploso contro alcuni colpi con la stessa arma.
Presso l’abitazione del FURFARO, a seguito di sopralluogo della Polizia Scientifica, venivano rinvenuti, davanti l’ingresso, nr. 5 bossoli per pistola calibro 9 mm. ed una cartuccia stesso calibro inesplosa che venivano posti sotto sequestro.
Le risultanze investigative acquisite, supportate dalla visione dei filmati del sistema di videosorveglianza installato presso l’abitazione del FURFARO, consentivano di trarre quest’ultimo in arresto perché ritenuto responsabile dei delitti di detenzione illegale di arma e munizioni e tentato omicidio, mentre l’ALAMPI veniva tratto in arresto perché ritenuto responsabile del delitto di tentato omicidio.

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