Reggio Calabria, 20 giu. (Adnkronos) - Il Comune di Reggio Calabria ha un disavanzo di 118 milioni di euro. La giunta ha approvato il rendiconto relativo all'esercizio 2010 dopo le polemiche causate da un'inchiesta giudiziaria e la morte per suicidio della dirigente del settore finanze e tributi Orsola Fallara, avvenuto nel dicembre di quell'anno. Sui conti comunali sono state eseguite due ispezioni, una ordinata dalla procura di Reggio Calabria e un'altra inviata dal Ministero dell'economia. "Il Comune - ha spiegato il sindaco Demetrio Arena in conferenza stampa - dovra' ripianare il debito in tre annualita' a partire dal 2012". Il dirigente del settore finanze nominato dopo la Fallara "ha disposto un'attenta verifica delle criticita' gius-contabili riscontrate nella relazione ministeriale", ha detto ancora Arena. Il sindaco ha lanciato un messaggio positivo ai cittadini affermando che "le risorse per poterne uscire ci sono, anche se sara' un percorso difficile". Il Comune di Reggio Calabria ha gia' iniziato da tempo la dismissione del patrimonio immobiliare, valutato in duecento milioni di euro. "Possiamo dire con soddisfazione di essere avanti rispetto ad altre citta' italiane", ha sostenuto Demetrio Arena ricordando di avere anticipato anche le recenti affermazioni del presidente del Consiglio Mario Monti e che "anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris si e' accorto dei 400 milioni di debito della sua citta' e ha detto che dovranno vendere gli immobili del Comune; persino Venezia probabilmente vendera' i casino' per ripianare un debito di 350 milioni di euro". Per risparmiare ulteriori risorse, ha aggiunto il primo cittadino, gli uffici comunali di Reggio Calabria che erano in immobili in fitto si stanno trasferendo in immobili di proprietà del Comune. In origine, il disavanzo delle casse comunali accertato dagli ispettori del Ministero dell'economia ammontava a quasi 170 milioni di euro. "La relazione -ha chiarito sul punto il sindaco Arena - conteneva una serie di rilievi e recuperi tra cui l'annullamento di una quota cospicua di residui attivi che incidono negativamente sul bilancio, lasciando all'ente l'obbligo di accertamenti sui residui passivi. Dal risultato algebrico siamo arrivati al disavanzo di 118 milioni".
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