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giovedì 21 giugno 2012

Claudia Giofrè, SEL “NO alla centrale a carbone di Saline: un progetto scellerato; la decisione di Clini e Scopelliti è una decisione politica e non tecnica”



Apprendiamo, con disappunto (per usare un eufemismo), che il presidente del consiglio Mario Monti, in “combutta” con il ministro dell’ambiente Clini ha dato il “via libera” al progetto per la costruzione della centrale a carbone di Saline Jonica. In barba al parere negativo espresso in precedenza dalla commissione istituita dalla Regione Calabria quando il governatore era Loiero. Le ragioni ostative di allora non sono state considerate tali adesso. In barba anche al parere negativo del Ministero dei Beni Culturali che aveva bocciato il progetto di impiantare una centrale a carbone per la presenza di diciotto aree vincolate e cinque siti di Interesse Comunitario che sarebbero state attraversate e deturpate dall'elettrodotto destinato a immettere l'energia in rete a Rizziconi. Certo, un investimento privato di circa 1 miliardo di euro fa gola al governo dei “professori”, ma non solo a loro!
Non ci soffermiamo su quanto abbiamo già dibattuto in merito all’obsolescenza del tipo di impianto e dell’impatto negativo sul territorio e sugli abitanti. Saremmo ripetitivi. Vogliamo porre l’attenzione su quella sorta di “appendice” al decreto che elenca i 59 punti relativi alle “mancanze” a cui la Sei dovrà sopperire, dopo!!!! Quindi, ok l’autorizzazione ma dopo aver ottemperato a quei 59 punti. Il tutto si commenta da sé. Sinistra Ecologia Libertà concorda con quanto affermato dal presidente di Legambiente Calabria, Nuccio Barillà, secondo il quale "si tratta di una decisione non tecnica ma politica”.
Sinistra Ecologia Libertà ribadisce con forza la propria contrarietà a questo progetto scellerato. Diciamo NO carte alla mano e non per partito preso, come qualcuno afferma.
Dai documenti ufficiali della Sei, in merito all’impianto per l’assorbimento delle emissioni di Co2 si legge che: “la centrale verrà solo predisposta per un tecnologia che è tuttora in fase sperimentale e non ancora commercialmente matura. E che allo stato attuale farebbe lievitare i costi in modo tale da rendere antieconomico l'investimento”. Tradotto significa, quindi, che 7,5 milioni di metri cubi di Co2 (l'anno) saranno assorbiti dall'atmosfera, con immediate conseguenze sull'ambiente circostante.
Sinistra Ecologia Libertà auspica che il governatore della Regione Calabria, per una volta, si dimostri degno ed all’altezza del ruolo che ricopre e che tuteli la salute ed il benessere dei Calabresi e della Calabria.

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