Il sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega alla Protezione
civile Franco Torchia interviene – informa una nota dell’Ufficio stampa della
Giunta regionale - sull’approvazione, da parte della Camera dei Deputati, di
un’o.d.g. a firma dei deputati Doris Lo Moro e Cesare Marini, con il quale s’ impegna il Governo “a
verificare lo stato della Protezione civile della Calabria e, se necessario,
intervenire per il suo potenziamento e la rimozione delle cause che
aggraverebbero gli effetti di eventi naturali non prevedibili”. Il
sottosegretario Torchia, chiamato in causa per le sue affermazioni sul rischio
di isolamento della Regione in caso di evento sismico, ha dichiarato quanto
segue: “Ringrazio per la richiesta di potenziamento della Protezione civile
della Calabria, ma mi spiace registrare
totale disinfo rmazione su tutto
l’estenuante lavoro posto in essere dalla regione Calabria in questi due anni,
finalizzato alla definizione di una strategia condivisa per l’impiego delle
diverse componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della
protezione civile in caso di maxi emergenza sismica in Calabria, di rilevanza
nazionale. Quando in alcune dichiarazioni ho parlato di isolamento della
Regione, in caso di sisma devastante, ciò è il risultato di tutta l’attività
sperimentale definita di concerto con il Dipartimento nazionale. Anche un
bambino riesce a comprendere che, in considerazione della distanza da Roma,
delle gravi condizioni in cui si trovano l’autostrada Salerno Reggio Calabria e
le altre strade statali, i soccorsi per arrivare in Calabria impiegherebbero
almeno 12 ore e quindi nelle prime ore i calabresi dovranno fare tutto da soli.
Questo è un dato di fatto. Ecco perché stiamo insistendo con tutta la serie di
incontri con i sindaci che si sono svolti e continueranno a svolgersi sui
tavoli prefettizi, per ambiti provinciali. Non è stato il terremoto dell’Emilia
Romagna a richiamare la nostra attenzione. E’ la sicurezza dei cittadini che ci
sta a cuore e che muove tutte le nostre azioni. L’attività di pianificazione
avviata a marzo del 2011, voluta fortemente dal prefetto Franco Gabrielli, ha
coinvolto le prefetture, le province,
tutti i comuni, le Aziende Sanitarie Provinciali, il Corpo Nazionale dei Vigili
del Fuoco, il Comando Operativo di vertice Interforze, tutti i copri militari
dello Stato, il Corpo Forestale dello Stato, la Croce Rossa , le
Associazioni di volontariato, tutte le società erogatici di servizi essenziali
e numerosi altri enti. Ebbene, se tutta questa intensa attività che ha
coinvolto anche il 70 % dei giovani studenti calabresi in una prova generale di
evacuazione delle scuole che si è svolta il 25 novembre e della quale si
trovano i resoconti su intere pagine dei
quotidiani calabresi e con servizi sulle televisioni, allora mi devo
effettivamente preoccupare. Capisco la politica, la necessità di svolgere il
proprio compito nell’aula di Montecitorio, ma non posso comprendere la mala
fede o la cattiva info rmazione. Se
non si conoscono i programmi e le attività predisposte dalla Regione, questo
certamente denota superficialità, ma se a non essere info rmati
sono quelli che rappresentano la classe politica, allora questo accresce
fortemente la mia preoccupazione e quella di tutti i cittadini calabresi”.
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