“L’ipotesi che il completamento della Salerno-Reggio
Calabria possa avvenire entro il 2013, per come indicato dal Ministro Corrado
Passera nella sua recentissima ispezione sui cantieri con l’amministratore
delegato dell’Anas Pietro Ciucci, appare francamente un azzardo alla luce dello
stato dei lavori. Fissare date, come ha fatto il Ministro, è un buon metodo ma
tutto rischia di risolversi in una mera manifestazione di volontà. Quello che
invece la Calabria ha più bisogno è qualche certezza in più, sapere con
assoluta franchezza se il Governo Monti considera ancora strategica l’unica
arteria di collegamento tra il Nord ed il Sud del Paese, oppure rassegnarsi
all’idea che davvero Nostro Signore si sia fermato ad Eboli”.
E’ quanto dichiara in una nota il Vicepresidente del
Consiglio regionale, Alessandro Nicolò.
“Per mantenere le date di consegna – osserva Nicolò -
infatti, è necessario ancora avere un quadro del fabbisogno finanziario
assolutamente veritiero e tale premessa non sembra neppure ricompresa nel così
detto ‘piano Passera’ per il rilancio e lo sviluppo dell’economia italiana. Il
risultato è che il tratto finale della A/3 – quello che scorre nel territorio
della provincia di Reggio Calabria, per intenderci – non appare destinatario di
sufficienti risorse finanziarie che ne consentano il riammodernamento
auspicato. Se questa è la verità, prepariamoci – ancora una volta – a subire
decisioni e scontare i soliti ritardi”.
“L’opera è
tutta in carico all’Anas e lo Stato – sottolinea Nicolò - non può sottrarsi ai suoi doveri verso la
Calabria, poiché questa infrastruttura rimane l’unico cordone ombelicale che
tiene insieme Sicilia e Calabria con il resto d’Europa. Dentro questo grande
vaso scorrono infatti i prodotti della nostra economia, in particolare quelli
agricoli, si muovono i collegamenti su gomma da e per Gioia Tauro, circolano
migliaia di persone per lavoro e per turismo. Bisogni di enorme portata che
richiedono servizi e risposte di altrettanta levatura e non semplici
indicazioni di massima di fine lavori senza avere fondi sufficienti disponibili
! Peraltro, lo stesso ad di Anas, Pietro Ciucci, ha avvertito la necessità di
smarcarsi pubblicamente dall’impegno del ministro Passera sulla data di
ultimazione dei lavori, con una intervista rilasciata ad un quotidiano
napoletano. E’ auspicabile che il Ministro Passera e Ciucci trovino, a questo
punto, una sintesi sulle modalità di prosecuzione dell’opera e sulla tempistica
poiché la Calabria non può rimanere al palo, né può essere considerata una
terra residuale, tutto sommato, un’appendice di cui si possa anche non tenere
conto. Senza le grandi infrastrutture pubbliche non si cresce, ma è ancora più
deleterio e ingiusto tenere la nostra regione in quella sorta di limbo, sospesa
nel tempo conclude Alessandro Nicolò -
senza rispetto per la nostra popolazione e per il nostro diritto alla
sviluppo ed alla crescita civile”.
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