CONSERVE, MAXIOPERAZIONE DEI NAS SEQUESTRI E BLOCCO IMPIANTI IN TUTTA ITALIA
13 ottobre 2012
Maxioperazione dei Carabinieri del Nas nel settore delle conserve alimentari: sono state sequestrate quasi 4000 tonnellate di prodotti irregolari in diverse regioni italiane. Si tratta di merce potenzialmente pericolosa per la salute. I militari hanno eseguito circa 300 ispezioni e rilevate irregolarità nel 25% delle strutture controllate. Sono state segnalate alle autorità giudiziarie, amministrative e sanitarie 70 persone, alle quali sono state contestate circa 100 violazioni alle normative di settore e nei cui confronti sono state comminate sanzioni amministrative per oltre 75mila euro. Sei le strutture produttive alle quali sono stati posti i sigilli, e circa 4mila le tonnellate di conserve e materie prime sottoposte a sequestro, per un valore di quasi 4 milioni di euro.
Tra le attività di maggior rilievo si segnalano le operazioni concluse dal Nas Carabinieri di Roma che ha individuato, nella zona est della capitale, una fabbrica in pessime condizioni igienico sanitarie. Nei locali-laboratorio, utilizzati anche come deposito di alimenti, la pavimentazione era sconnessa, gli ambienti sporchi, mancavano le protezioni contro l’intrusione di roditori ed insetti. Inoltre, in un piazzale esterno alla struttura, erano stoccati fusti in plastica che contenevano materie prime vegetali (pomodori, melanzane, olive, etc.), e un tank pieno di olio di semi. I prodotti, quasi tutti privi di indicazioni di provenienza, esposti alla luce del sole, alle intemperie ed agli animali e insetti, sarebbero stati utilizzati dalla ditta per produrre conserve in confezioni destinate direttamente al consumatore del Lazio. Molti dei fusti, aperti dai Carabinieri dei Nucleo, erano stati aggrediti dalle muffe. I Carabinieri hanno sequestrato quasi 25 tonnellate di prodotti vegetali e 1.000 litri di olio di semi di girasole, per un valore di circa 200mila euro, denunciato all’Autorità Giudiziaria il titolare dell’azienda e sottoposto l’intero opificio, con la collaborazione dell’Asl, a chiusura immediata.
A Foggia, invece, i militari hanno accertato che un’azienda conserviera della provincia svolgeva l’attività in modo del tutto abusivo in locali mai autorizzati dall’autorità sanitaria. All’interno della struttura i militari hanno trovato 160 fusti di vegetali in salamoia prodotti in loco, che stavano per essere inviati presso altre aziende del settore nonostante fossero evidentemente conservati in maniera non idonea – in un piazzale esterno alla struttura – ed invasi da parassiti. Sono state messe sotto sequestro 22 tonnellate di conserve (in parte in fase di lavorazione) e lo stabilimento abusivo è stato chiuso.
I Nas hanno inoltre messo sotto vincolo amministrativo oltre 2.700 tonnellate di concentrato di pomodoro di una struttura conserviera di grandi dimensioni, specializzata nella produzione della conserva; in questo caso, il sequestro è stato adottato a causa dall’impossibilità, per l’azienda, di dimostrare l’origine e la provenienza del prodotto, sprovvisto di etichettatura, indicazioni e documentazione commerciale. A Napoli, poi, il Nas ha ispezionato un’altra ditta del settore della produzione di conserve di frutta, individuando, in un cortile esterno, decine di fusti in plastica che contenevano un semilavorato di pesche (scarto della produzione aziendale di frutta sciroppata) destinato alla preparazione di succhi di frutta, che all’esame dei militari sono risultati invasi da muffe, moscerini e parassiti. I Carabinieri hanno sequestrato i prodotti avariati, circa 7 tonnellate, denunciando il titolare dell’azienda. Altre operazioni, infine, a Perugia e in provincia di Bologna.
Fonte:repubblica.it
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