«Nessuno pensi
di abbassare la guardia sull’istituto circondariale “Luigi Daga” di Laureana di
Borrello». È quanto si legge in una nota diramata dal vicepresidente del
consiglio provinciale, Giovanni Nucera, impegnato, sin dal primo istante contro
la chiusura del carcere a detenzione attenuata. «Il carattere temporaneo della
chiusura – ribadisce l’esponente di palazzo Foti – non ci convince perché ogni
scippo perpetrato ai danni della Calabria e di questa Provincia è sempre
partito con questo tipo di proposta. Sull’argomento siamo pronti ad avviare una
battaglia epocale». Una battaglia che Nucera vorrebbe estendere anche ad altri
settori, come quelli dei trasporti e delle infrastruttture. «Prima il governo
Berlusconi, adesso quello presieduto dal presidente del consiglio, Mario Monti
– tranchant Nucera - stanno depredando la Calabria. È arrivato il momento di
ribellarsi contro una strategia che sta affossando il Mezzogiorno con i
continui tagli ai treni e con un’autostrada, la A3, non degna di questo nome. A
completare l’opera, adesso, la chiusura del carcere di Laureana, vera e propria
eccellenza nel campo della custodia attenuata». «Se lo scopo della detenzione
deve essere il reinserimento nella società dei condannati – riflette Nucera –
l’esempio del “Luigi Daga”, emulato in altre parti d’Italia, non può essere
cancellato con un tratto di penna deciso nelle stanze dei bottoni romane,
sempre ben distanti dai territori periferici come Laureana». Nucera non è
convinto neppure della motivazione addotta, secondo cui la chiusura temporanea
è dovuta alla carenza di personale e al rischio prescrizione per i processi di
‘ndrangheta. «Se davvero manca personale – aggiunge il vicepresidente del
consiglio – suggerisco al presidente Raffa di avviare un progetto di
interscambio di forze per mandare al “Luigi Daga” gli agenti della polizia
provinciale. Una realtà del genere non può essere cancellata». Il
vicepresidente del consiglio provinciale, infine, ricorda quanto proposto in
occasione dell’ultima seduta del civico consesso. «L’ordine del giorno
approvato all’unanimità in occasione dell’ultima assemblea – ribadisce il
consigliere di minoranza – è un forte e concreto segnale che la Provincia di
Reggio, in un’epoca in cui si parla di tagli e sprechi, ha voluto dare alla
cittadinanza. Mi auguro che la mia proposta, di tenere una seduta ad hoc
proprio presso l’istituto “Luigi Daga”, sia presto formalizzata dal presidente
del consiglio Antonio Eroi considerato che, nell’ambito dei lavori, anche il
presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, aveva manifestato
apprezzamento nei confronti dell’iniziativa».
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