“Non sussistono più le condizioni minimali per
giustificare una mia presenza neppure formale all'interno della compagine
politica del centrodestra che da tempo ha smarrito strategia e coerenza
amministrativa e, a mio avviso, si indirizza verso il fallimento politico senza
se e senza ma”.
E’ la spiegazione che dà il consigliere regionale
Pasquale Tripodi (oggi nel Gruppo Misto ma nel 2010 eletto nelle liste dell'Udc
di cui è stato presidente del Gruppo) alle sue dimissioni (trasmesse alla
Segreteria Generale del Consiglio) da Segretario dell’Ufficio di Presidenza
della II Commissione “Bilancio, programmazione economica e attività produttive”.
“Prima di essere un politico – aggiunge Tripodi – mi
sento un calabrese innamorato della propria terra ed ho sempre concepito la
politica come lo strumento principale per dare una mano alla mia regione.
Perciò ho finora resistito, dopo aver già espresso, in tempi non sospetti, i
miei dubbi sugli orientamenti generali della maggioranza e sugli indirizzi di
governo della Regione. Ed ho resistito nella speranza che, a maggior ragione
dinanzi ad una crisi economia devastante qual è quella che il Paese attraversa,
le parti più sensibili della maggioranza di centrodestra reagissero e si
adoperassero, assieme alle forze politiche di opposizione, per impiegare, nel
migliore dei modi possibili, tempo ed azione in favore della Calabria. Gli atti
amministrativi posti in essere fino ad oggi, però, dimostrano soltanto che
questa maggioranza ha smesso di occuparsi dei problemi dei calabresi. E che non
ha alcuna voglia di affrontare le questioni sul tappeto attraverso gli
strumenti della politica che implicano il confronto aperto sulla base di una
coerente progettualità e di valutazioni tecniche affidabili. Anzi – conclude
Tripodi - colgo, in questo modo di procedere, i tratti tipici dell’avvio di una
campagna elettorale basata solo sugli slogan”.
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