(ANSA) - CATANZARO, 18 OTT - ''Il problema e' generale e non va analizzato solo sotto il profilo delle minacce''. Lo ha detto il segretario del sindacato dei giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, vicesegretario nazionale della Fnsi, nel corso della sua audizione davanti alla Commissione parlamentare antimafia che lo ha sentito oggi. La seduta e' stata poi aggiornata a giovedi' della prossima settimana quando saranno sentiti anche altri giornalisti calabresi vittime di minacce. A chiedere che i giornalisti fossero sentiti dalla Commissione era stato lo stesso Parisi nel luglio scorso. Richiesta poi reiterata nei giorni scorsi. ''Il problema - ha detto Parisi - va analizzato anche sotto il contesto culturale ed economico. C'e' un problema dei giornalisti, ma anche dei giornali. In Calabria esiste anche un problema di mancanza di tutele anche dal punto di vista editoriale. La liberta' di informare deve partire da condizioni che non ti rendono schiavo dello stato di bisogno. Esiste un problema che va al di la' del discorso delle minacce, radicato in un territorio dove oltre al condizionamento e alle minacce c'e' anche condizionamento legato a uno stato di bisogno che rende giornalisti deboli e facilmente ricattabili''. ''Per quanto riguarda il discorso delle minacce - ha aggiunto Parisi - bisogna andare a fondo dei singoli episodi che vanno esaminati caso per caso senza pericolosi calderoni. Il problema riguarda anche tanti cittadini che al pari dei giornalisti subiscono minacce ed intimidazioni. Tutti gli episodi vanno esaminati caso per caso e lo Stato, come ha dimostrato smascherando i responsabili di alcune minacce e assicurandoli alla giustizia, quando vuole dimostra di esserci. Tutti temi che la commissione ha dimostrato di voler approfondire, a partire dall'audizione di giovedi' prossimo, alla ricerca di serie proposte''.
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