Appello
delle donne. La Calabria che non ci sta prenda posizione
Donne
Calabresi in rete, network di esperienze femminili nato dall’incontro di
diverse donne da tutta la Calabria, lancia un appello a tutte/i le/i calabresi.
L’appello
(per intero in allegato) di Donne Calabresi in rete intende dare voce a
un’istanza di onestà e responsabilità comune e trasversale al genere, alla
provenienza politica, all’età. C’è una Calabria onesta e responsabile che è resa, di fatto, invisibile, fatta
di tante persone che ogni giorno si impegnano per un vero riscatto ma che restano
schiacciate dal peso dell’“altra
Calabria”: quella che detta legge, quella che è “rinviata a giudizio”, quella
che porta un Comune nel baratro di un vertiginoso debito, quella che non
riconosce i propri errori e che non si dimette pur avendo evidentemente fallito, quella che ha stravolto il concetto di
politica fino a risolverlo nel suo opposto. Il caso di Reggio Calabria è esemplare. Con il commissariamento si
è arrivati alla sanzione definitiva, benché già chiara da tempo, della
condizione di degrado in cui versa questa terra, costituendo una importante
cesura per la città di Reggio. Per
Reggio come per tutta la Calabria, tale rottura non può essere affidata solo alle istituzioni
ma a tutta la cittadinanza calabrese che deve dire basta alla mentalità e alle
azioni individuali che hanno reso possibile che si sviluppasse questa classe
dirigente.
Scopelliti e la sua Giunta avrebbero dovuto
dimettersi già da tempo. Democrazia
è responsabilità, la trasparenza ne è imprescindibile requisito e le
persone che vivono in Calabria devono farsene carico per prime, in modo
esigente, coerente e netto. Consideriamo i nostri diritti per quelli che sono: diritti, e non
favori. Con la Calabria e con le
nostre vite non si può continuare a giocare. Sono già tante le adesioni
raccolte che possono essere visionate in costante aggiornamento, insieme
all’appello, sul sito www.donnecalabresiinrete.wordpress.com.
Per aderire
basta inviare una e-mail a donnecalabresinrete@libero.it.
Diciamo no alla Calabria dei favori,
per costruire la Calabria dei diritti. Diffidiamo da ogni disfattismo. La Calabria così com’è oggi non è eterna: si può cambiare. Basta volerlo.
E farlo. Per questo indiciamo per giorno 9 novembre a Reggio Calabria,
davanti al Consiglio Regionale, una mobilitazione per dire NO a Scopelliti e a questa classe dirigente,
NO all’irresponsabilità e al malaffare nei luoghi della politica, NO al baratto
dei diritti con i favori.
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