“Nella
seduta del 19 luglio scorso, la
VI^ Commissione ‘Affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero’ ha
approvato la proposta di provvedimento amministrativo n. 185/9^, d’iniziativa
dell’Esecutivo regionale, che verte sulla revisione del piano finanziario degli
Assi II (Occupabilità) e VI (Assistenza Tecnica) del
POR Calabria FSE 2007/2013. Tale provedimento attua la revisione necessaria per
fronteggiare i continui mutamenti che interessano l’attuale contesto
socio-economico e il mercato del lavoro, in modo da dare piena attuazione agli
interventi regionali in campo di occupabilità”.
Ha esordito così il Presidente della VI Commissione, Claudio Parente
(Scopelliti Presidente), relazionando in Aula sulla proposta di provvedimento amministrativo
approvata dal Consiglio regionale.
“La ratio che anima il
provvedimento in esame è quella di rafforzare la strategia dell’occupazione mediante
l’implementazione finanziaria dei residui di programmazione degli altri Assi
prioritari del POR FSE, accertati dall’Autorità di gestione, senza mutamento delle rispettive strategie.
La previsione è quella di aumentare la dotazione finanziaria dell’Asse II (Occupabilità) per
95 milioni e 915 mila euro circa. Si pone nella stesda direzione, la
decisione di implementare finanziariamente con ulteriori 11 milioni e 928
mila euro circa, l’Asse VI - Assistenza Tecnica - finalizzato a sostenere l’attuazione
dell’intero Programma, superando così il limite dell’esigua disponibilità finanziaria
che rischierebbe di compromettere il prosieguo dell’attuazione del POR ed il raggiungimento
degli obiettivi strategici assegnati”.
Parente illustra la manovra nel dettaglio: “Il criterio utilizzato per
operare la rimodulazione finanziaria è strutturato secondo la finalità di
recuperare tutti i residui di programmazione dei diversi assi del POR per
assegnarli all’Asse II e VI, migliorandone per questa via la velocità di spesa.
Su questo presupposto l’incremento finanziario degli ASSI II e VI è coperto con
le seguenti diminuzioni: Asse I –
Adattabilità per 30 milioni e 900 mila euro circa, Asse III – Inclusione per 11
milioni circa, Asse IV – Capitale umano per 55 milioni di euro circa, Asse V –
Interregionalità per 1 milione e 800 mila circa, Asse VII per circa 8 milioni
di euro”.
“Ma vediamo - dice - i motivi che hanno portato alla rimodulazione. Con
riferimento alle politiche per l’occupazione (Asse II), le ragioni sono da
ricollegare alla necessità di fronteggiare la riduzione del tasso di
occupazione dal 43,1 al 42,1% nel 2010, ed il conseguente aumento della
disoccupazione giovanile che nella fascia d’età 15-24 anni è pari al 39%, oltre
alla permanenza di una diffusa situazione di crisi aziendale, come risulta
dalle analisi di contesto svolte. L’Italia,
infatti, fa parte degli otto Paesi membri europei, il cui livello di
disoccupazione giovanile è significativamente superiore alla media europea. La
risposta data ai recenti avvisi di incentivazione pubblicati dalla Regione in
tema di occupazione, e le buone risposte date in Calabria dal tessuto
imprenditoriale nonostante la situazione di crisi, hanno fatto ritenere
opportuno - spiega l’esponente politico - incrementare gli sforzi su questa
linea di interventi. Infatti, per come riferito dall’Autorità di gestione, più
di 3.000 aziende hanno partecipato agli avvisi che prevedono incentivi
all’occupazione ed all’auto impiego, per un aumento totale di nuovi posti di
lavoro stimato in circa 10.000 unità. All’Avviso Borsa Lavoro hanno partecipato
8.000 aziende ma lo stanziamento previsto per l’Avviso ha consentito di
ammetterne a finanziamento solo 988” .
“Infine, in sede di audizione l’Autorità di Gestione, relativamente allo
stato di attuazione sul POR FSE, ha esplicitato che la Regione ha realizzato un
avanzamento della spesa certificata dal 6% al 28%, conseguendo i target
di spesa senza ricorrere alla riduzione dei tassi di cofinanziamento, nel
rispetto delle regole comunitarie e dimostrando un’ottima capacità di risolvere
le criticità. Si tratta - conclude Claudio Parente - di segnali importanti e
incoraggianti che evidenziano i concreti sforzi della Regione per favorire
l’inclusione sociale e l’occupazione, in un difficile contesto, quello attuale,
di crisi socio-economica”.
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