Proseguono al Temporary Store “Le
botteghe di Alarico” i corsi di artigianato sul ricamo e la lavorazione del
filato
Proseguono
nel Temporary Store “Le Botteghe di Alarico” di via Galeazzo di Tarsia 18-20,
nel centro storico, i corsi di artigianato sul ricamo e sulla lavorazione del
filato, avviati a fine febbraio.
I
corsi fanno leva su tecniche ormai scomparse o quasi dimenticate come
l’uncinetto, il chiacchierino e il tombolo. I corsi rappresentano il primo atto
di una serie di eventi che l’Associazione “Le Botteghe di Alarico”, presieduta
da Giancarlo Arnone, in collaborazione con il Comune di Cosenza, ha in animo di
organizzare in futuro, non solo nel settore dell’artigianato.
Nelle
Botteghe di Alarico fanno bella mostra di sé arazzi e merletti, monili e bijoux
ed altre creazioni scaturite dalla lavorazione del vetro.
I
responsabili dell’associazione non tralasciano di mettere in vetrina anche
alcune eccellenze della tradizione gastronomica calabrese, proponendo ai
visitatori degustazioni di liquirizia e fichi di cioccolato.
Il Temporary Store “Le Botteghe” di Alarico si propone di tracciare un
percorso che, attraverso il recupero di alcune tecniche artigianali proprie
della tradizione calabrese e una serie di attività collaterali, possa favorire
la valorizzazione del centro storico della città di Cosenza. Per saperne di più
basta visitare il sito dell’associazione www.lebotteghedialarico.it
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Ultimo giorno domani per visitare la
mostra foto-documentaria “La nave degli scugnizzi” al Convitto Nazionale
Ultimo
giorno utile domani, venerdì 8 marzo, per visitare al convitto nazionale la
mostra “La nave degli Scugnizzi”, promossa dall’Assessorato alla formazione
della coscienza civica e alla scuola ed inaugurata la scorsa settimana.
La
mostra, curata da Monia Valeriano, studiosa di Formia, racconta, grazie a una
serie di bellissime foto in bianco e nero e ad altre testimonianze documentali,
la storia della “Caracciolo”, una pirocorvetta a vela costruita nel 1867 e
adibita a Nave Asilo nel 1913. La “Caracciolo” divenne, grazie alla dedizione
assoluta di una grande educatrice come Giulia Civita Franceschi, figlia di uno
scultore fiorentino trapiantato a Napoli, il luogo di una seconda nascita per
tutti quei fanciulli abbandonati nelle strade della città di Napoli, dal 1913
fino al 1928, tant’è che i suoi ospiti
assunsero presto il nome di “caracciolini”.
La
giornata dell’8 marzo, che coincide con la chiusura dell’esposizione, offrirà
ai visitatori spunti di riflessione sulla figura di questa coraggiosissima
donna, Giulia Civita Franceschi, antesignana di un metodo pedagogico preso ad
esempio anche da altri pedagogisti di fama, come Maria Montessori, Edouard
Claparède ed Enrico Ferri.
La
mostra sulla “Nave degli scugnizzi” – fa sapere Marina Machì, Assessore alla
scuola di Palazzo dei Bruzi – è stata visitata, nella sua settimana di
permanenza al convitto nazionale, da numerose scolaresche che sono rimaste
favorevolmente colpite dal microcosmo evocato dalle immagini d’epoca.
Ieri
la mostra è stata visitata dai ragazzi che frequentano la ludoteca comunale del
centro storico e questa mattina dagli alunni delle scuole “Fausto Gullo” e
dell’Istituto Comprensivo “Spirito Santo”. Domani, visita annunciata delle
scuole “Tommaso Campanella” e “Giovambattista Vico”.
Ai
visitatori che intenderanno non perdersi domani l’ultima occasione per
apprezzare le foto e gli altri pannelli che illustrano la “Nave degli
Scugnizzi”, il percorso consigliato per raggiungere il Convitto nazionale, data
la chiusura dell’ingresso principale, per alcuni lavori in corso su via Liceo,
è quello degli Archi di Ciaccio da cui potranno accedere alla discesa che
conduce al Liceo “Bernardino Telesio”. Da qui, attraverso la palestra del
vecchio “Telesio”, potranno poi accedere
al Convitto.
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Note di donne per l’8 marzo al “Rendano”
La
figura della donna tra il pensiero mistico e lo spirito contemporaneo. E’
attorno a questo tema che ruota l’iniziativa “Note di donne”, promossa
dall’Assessorato alla solidarietà e coesione sociale del Comune di Cosenza, in
collaborazione con il Centro servizi del volontariato della provincia di
Cosenza e il Centro I.D.E.A. (Iniziative, Dibattiti, Esperienze e Attività), in
occasione della giornata della donna e in programma domani, venerdì 8 marzo,
alle ore 18,30, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”.
La
conferenza-concerto prevede un mix di musica e di riflessioni sulla figura
della donna. Il programma della manifestazione sarà aperto da un prologo
musicale affidato al duo pianistico composto da Concita Silvestri e Ornella
Cauteruccio che eseguiranno due brani del grande musicista e compositore
argentino Astor Piazzolla : “Cafè 1930” e “Nightclub 1960”.
Seguirà
l’introduzione dell’assessore alla solidarietà e coesione sociale, con delega
alle pari opportunità, Alessandra De Rosa.
Il
primo momento di riflessione sul tema “La donna tra tenerezza e forza” sarà
sviluppato dalla biblista Suor Lucia Cima.
Il
chirurgo ortopedico del Campus Bio medico di Roma Umile Giuseppe Longo parlerà,
invece, di prevenzione e benessere.
Ancora
un intermezzo musicale subito dopo, con il duo formato da Maria Rosaria
Luchetta al violoncello e Concita Silvestri al pianoforte. In programma musiche
di Jean Baptiste Faurè (“Les Rameaux”), di Pietro Mascagni (Intermezzo da “Cavalleria
Rusticana”) e di Edward Elgar (“Salut d’amour”).
A
seguire, spazio ancora alle riflessioni con gli interventi di Franca Cosentini,
Presidente del Centro Ascolto alle Donne di Cosenza che terrà una relazione
sull’esperienza del volontariato, e della musicista Antonella Barbarossa,
direttore del Conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia, che parlerà,
invece, de “L’ubbidienza della donna...”.
La
serata sarà conclusa dall’esecuzione (impegnate le pianiste Concita Silvestri e
Ornella Cauteruccio e la violoncellista Maria Rosaria Luchetta) della fantasia
per pianoforte a 4 mani e violoncello “Il giardino dell’Amore” di Antonella
Barbarossa che è anche autrice della trascrizione.
Nel
presentare l’iniziativa di venerdì 8 marzo l’Assessore Alessandra De Rosa
sottolinea come “con la manifestazione programmata al Rendano l’Amministrazione
comunale intende, lungi da ogni forma di
celebrazione, aprire una riflessione per riaffermare la dignità del genere
femminile, affinché la donna venga considerata sempre più protagonista della
vita politica, sociale, come di quella che si svolge all’interno della famiglia.
In una società che è costretta ancora a fare i conti e ad assistere
quotidianamente al proliferare dei cosiddetti femminicidi c’è bisogno di una
svolta che faccia comprendere come la donna abbia, dalla sua, una innata
capacità di apportare un valore aggiunto che è quello di disporre degli
strumenti per alimentare al proprio interno la vita come metafora di speranza e
di certezza per un futuro migliore.”
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