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giovedì 7 marzo 2013

News dal Comune di Cosenza


Proseguono al Temporary Store “Le botteghe di Alarico” i corsi di artigianato sul ricamo e la lavorazione del filato

Proseguono nel Temporary Store “Le Botteghe di Alarico” di via Galeazzo di Tarsia 18-20, nel centro storico, i corsi di artigianato sul ricamo e sulla lavorazione del filato, avviati a fine febbraio.
I corsi fanno leva su tecniche ormai scomparse o quasi dimenticate come l’uncinetto, il chiacchierino e il tombolo. I corsi rappresentano il primo atto di una serie di eventi che l’Associazione “Le Botteghe di Alarico”, presieduta da Giancarlo Arnone, in collaborazione con il Comune di Cosenza, ha in animo di organizzare in futuro, non solo nel settore dell’artigianato.
Nelle Botteghe di Alarico fanno bella mostra di sé arazzi e merletti, monili e bijoux ed altre creazioni scaturite dalla lavorazione del vetro.
I responsabili dell’associazione non tralasciano di mettere in vetrina anche alcune eccellenze della tradizione gastronomica calabrese, proponendo ai visitatori degustazioni di liquirizia e fichi di cioccolato.
Il Temporary Store “Le Botteghe” di Alarico si propone di tracciare un percorso che, attraverso il recupero di alcune tecniche artigianali proprie della tradizione calabrese e una serie di attività collaterali, possa favorire la valorizzazione del centro storico della città di Cosenza. Per saperne di più basta visitare il sito dell’associazione www.lebotteghedialarico.it


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Ultimo giorno domani per visitare la mostra foto-documentaria “La nave degli scugnizzi” al Convitto Nazionale

Ultimo giorno utile domani, venerdì 8 marzo, per visitare al convitto nazionale la mostra “La nave degli Scugnizzi”, promossa dall’Assessorato alla formazione della coscienza civica e alla scuola ed inaugurata la scorsa settimana.
La mostra, curata da Monia Valeriano, studiosa di Formia, racconta, grazie a una serie di bellissime foto in bianco e nero e ad altre testimonianze documentali, la storia della “Caracciolo”, una pirocorvetta a vela costruita nel 1867 e adibita a Nave Asilo nel 1913. La “Caracciolo” divenne, grazie alla dedizione assoluta di una grande educatrice come Giulia Civita Franceschi, figlia di uno scultore fiorentino trapiantato a Napoli, il luogo di una seconda nascita per tutti quei fanciulli abbandonati nelle strade della città di Napoli, dal 1913 fino  al 1928, tant’è che i suoi ospiti assunsero presto il nome di “caracciolini”.
La giornata dell’8 marzo, che coincide con la chiusura dell’esposizione, offrirà ai visitatori spunti di riflessione sulla figura di questa coraggiosissima donna, Giulia Civita Franceschi, antesignana di un metodo pedagogico preso ad esempio anche da altri pedagogisti di fama, come Maria Montessori, Edouard Claparède ed Enrico Ferri.
La mostra sulla “Nave degli scugnizzi” – fa sapere Marina Machì, Assessore alla scuola di Palazzo dei Bruzi – è stata visitata, nella sua settimana di permanenza al convitto nazionale, da numerose scolaresche che sono rimaste favorevolmente colpite dal microcosmo evocato dalle immagini d’epoca.
Ieri la mostra è stata visitata dai ragazzi che frequentano la ludoteca comunale del centro storico e questa mattina dagli alunni delle scuole “Fausto Gullo” e dell’Istituto Comprensivo “Spirito Santo”. Domani, visita annunciata delle scuole “Tommaso Campanella” e “Giovambattista Vico”.
Ai visitatori che intenderanno non perdersi domani l’ultima occasione per apprezzare le foto e gli altri pannelli che illustrano la “Nave degli Scugnizzi”, il percorso consigliato per raggiungere il Convitto nazionale, data la chiusura dell’ingresso principale, per alcuni lavori in corso su via Liceo, è quello degli Archi di Ciaccio da cui potranno accedere alla discesa che conduce al Liceo “Bernardino Telesio”. Da qui, attraverso la palestra del vecchio “Telesio”,  potranno poi accedere al Convitto.

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Note di donne per l’8 marzo al “Rendano”

La figura della donna tra il pensiero mistico e lo spirito contemporaneo. E’ attorno a questo tema che ruota l’iniziativa “Note di donne”, promossa dall’Assessorato alla solidarietà e coesione sociale del Comune di Cosenza, in collaborazione con il Centro servizi del volontariato della provincia di Cosenza e il Centro I.D.E.A. (Iniziative, Dibattiti, Esperienze e Attività), in occasione della giornata della donna e in programma domani, venerdì 8 marzo, alle ore 18,30, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”.
La conferenza-concerto prevede un mix di musica e di riflessioni sulla figura della donna. Il programma della manifestazione sarà aperto da un prologo musicale affidato al duo pianistico composto da Concita Silvestri e Ornella Cauteruccio che eseguiranno due brani del grande musicista e compositore argentino Astor Piazzolla : “Cafè 1930” e “Nightclub 1960”.
Seguirà l’introduzione dell’assessore alla solidarietà e coesione sociale, con delega alle pari opportunità, Alessandra De Rosa.
Il primo momento di riflessione sul tema “La donna tra tenerezza e forza” sarà sviluppato dalla biblista Suor Lucia Cima.
Il chirurgo ortopedico del Campus Bio medico di Roma Umile Giuseppe Longo parlerà, invece, di prevenzione e benessere.
Ancora un intermezzo musicale subito dopo, con il duo formato da Maria Rosaria Luchetta al violoncello e Concita Silvestri al pianoforte. In programma musiche di Jean Baptiste Faurè (“Les Rameaux”), di Pietro Mascagni (Intermezzo da “Cavalleria Rusticana”) e di Edward Elgar (“Salut d’amour”).
A seguire, spazio ancora alle riflessioni con gli interventi di Franca Cosentini, Presidente del Centro Ascolto alle Donne di Cosenza che terrà una relazione sull’esperienza del volontariato, e della musicista Antonella Barbarossa, direttore del Conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia, che parlerà, invece, de “L’ubbidienza della donna...”.
La serata sarà conclusa dall’esecuzione (impegnate le pianiste Concita Silvestri e Ornella Cauteruccio e la violoncellista Maria Rosaria Luchetta) della fantasia per pianoforte a 4 mani e violoncello “Il giardino dell’Amore” di Antonella Barbarossa che è anche autrice della trascrizione.
Nel presentare l’iniziativa di venerdì 8 marzo l’Assessore Alessandra De Rosa sottolinea come “con la manifestazione programmata al Rendano l’Amministrazione comunale intende, lungi da  ogni forma di celebrazione, aprire una riflessione per riaffermare la dignità del genere femminile, affinché la donna venga considerata sempre più protagonista della vita politica, sociale, come di quella che si svolge all’interno della famiglia. In una società che è costretta ancora a fare i conti e ad assistere quotidianamente al proliferare dei cosiddetti femminicidi c’è bisogno di una svolta che faccia comprendere come la donna abbia, dalla sua, una innata capacità di apportare un valore aggiunto che è quello di disporre degli strumenti per alimentare al proprio interno la vita come metafora di speranza e di certezza per un futuro migliore.” 

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