“Non
si possono scaricare sui sindaci e sui cittadini gli effetti deleteri di
quasi due decenni di approssimate politiche ambientali che hanno deturpato l’immagine della
Calabria e limitato al massimo le sue potenzialità di crescita socio-turistica.
Minacciare decisioni che di politico
hanno ben poco, in quanto assomigliano a strategie tipiche di un qualsiasi mercante, aprono un
contenzioso interistituzionale che non
risolve il problema, anzi lo aggrava, e provoca
ulteriori sofferenze nei bilanci comunali già duramente provati dal taglio dei trasferimenti statali”. Lo afferma
in una nota il Presidente della Provincia di Reggio Calabria. Per Giuseppe Raffa “appare fuori di ogni logica predisporre una
black list dei comuni morosi, anche alla luce del fallimento della pregressa politica commissariale. Siamo di fronte ad una vera e propria forzatura che, assolutamente, non tiene conto delle
esigenze del territorio che, in caso di pignoramento dei finanziamenti, si troverebbe di fronte a un peggioramento qualitativo
e quantitativo dei servizi pubblici. Non è ipotizzabile accettare alcun diktat: personalmente lo respingo con forza, perché mi sento vicino ai sindaci con i quali, da sempre, ho condiviso
preccupazioni e aspettative. Sulla vicenda – dice ancora il Presidente
della Provincia di Reggio -, in un
recente passato, ho sollecitato l’UPI regionale ad assumere iniziative tese ad
avviare una concertazione con la Regione
non solo per sanare il contenzioso, ma anche per migliorare il sistema
di smaltimento dei rifiuti che ci penalizza
rispetto ad altre regioni, nostre concorrenti nel comparto dell’industria
turistica. La mia richiesta,purtroppo, a tutt’oggi, non è stata presa in
considerazione. Ma non per questo mi arrendo. Sulla base dell’ esperienza che
da due anni porto avanti nel settore dei
rifiuti, peraltro condivisa dalla grande maggioranza dei sindaci della provincia di Reggio Calabria
( e da altri enti territoriali), l’Amministrazione
che presiedo si farà promotrice di un progetto complessivo in ambito
provinciale, puntando in modo esclusivo sulla raccolta differenziata. Una
proposta, questa - conclude Raffa -, che
sarà portata all’attenzione dell’Assessorato regionale all’Ambiente con
l’intento di avere, finalmente, riconosciute le legittime aspettative dei sindaci, delle organizzazioni sindacali e
dei cittadini. Qualora quest’ultimo tentativo non dovesse ricevere risposte adeguate mi
farò promotore dell’avvio delle
procedure per una legge di iniziativa
popolare. Un atto di democrazia diretta che, sono certo, metterà il legislatore di fronte alle proprie
responsabilità con l’auspicio di cancellare errori passati e trasformare così
il settore dei rifiuti da ‘pozzo di san Patrizio’ a sistema produttivo e
occupazionale in grado di portare una
boccata d’ossigeno all’asfittica economia dei nostri territori e ad una nuova prospettiva di sviluppo”.
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