Legambiente Calabria prende posizione sull’incendio
doloso che ha devastato la scorsa notte il Centro visita del Parco nazionale
dell’Aspromonte a Delianuova. “Nell’interpretare i sentimenti di tutti gli
ambientalisti, gli amanti della montagna e i cittadini onesti – dichiara Francesco Falcone, presidente di
Legambiente Calabria – esprimiamo la più netta condanna per il vile episodio
che ha colpito il Parco, a cui va la più viva solidarietà. È un gesto criminale
che colpisce tutti i calabresi: distruggere il Centro visita, fiore
all’occhiello del Parco e punto di riferimento per escursionisti e visitatori,
vuol dire negare ai cittadini la possibilità di godere delle bellezze
dell’Aspromonte. È compito di tutti quelli che credono in un futuro possibile
in Calabria, fatto di investimenti intelligenti e sostenibili, impedire che
l’incendio freni le positività del nostro territorio”.
“Auspichiamo –
sottolinea Nuccio Barillà, della
segreteria nazionale di Legambiente – che venga fatta da parte delle forze
dell’ordine e dalla magistratura piena luce sull’accaduto, attraverso
un’indagine approfondita che parta dal
focus investigativo sugli interessi illegali che si muovono attorno al sistema
autorizzativo e di controllo in area Parco,
che alcuni soggetti mostrano di
non sopportare e puntano a
ricondurre a regole non scritte del
passato”. Poiché la porta del Parco data alle fiamme è da poco tempo passata
alla gestione del Comune di Delianuova, non vanno trascurati nemmeno i possibili collegamenti con le
fibrillazioni che da lungo tempo scuotono quel Comune e quel territorio, come
confermato dagli attentati a sindaco e amministratori e per ultimo alla sede
municipale.
Legambiente, infine, lancia un appello affinché
società civile e istituzioni s’impegnino per garantire l’agibilità della
montagna, per non ricadere negli anni bui dell’occupazione mafiosa.
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