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martedì 5 marzo 2013

APPALTI: RACCOLTA RSU, IMPRENDITORE ARRESTATO NEL REGGINO

(AGI) - Palmi (Reggio Calabria), 5 mar. - Avrebbe esercitato pressioni e minacce tipiche dellassociazione mafiosa sulle ditte concorrenti per aggiudicarsi la gara d'appalto per la gestione dei rifiuti del Comune di San Ferdinando, nel Reggino. Cosi' Carmelo Ciccone, vicepresidente del Consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi in plastica (Conip) e legale rappresentante della "RA.DI." s.r.l con sede a Palmi (RC), e' stato arrestato per turbata liberta' degli incanti ed estorsione aggravate dalla modalita' mafiosa. Contestualmente i militari del Nucleo operativo Ecologico carabinieri, insieme agli uomini delle Compagnie di Palmi e Gioia Tauro e del Noe di Perugia, hanno sequestrato la societa' (del valore stimato di circa 20 milioni) che si occupa della raccolta dei rifiuti nei comuni di Palmi, San Ferdinando e in altri centri della Piana di Gioia Tauro. La misura emessa dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, scaturisce dalle indagini condotte dal Noe che avrebbero consentito di accertare a carico degli indagati responsabilita' in ordine al reato di turbata liberta' degli incanti ed estorsione avvalendosi di minacce tipiche dell'associazione mafiosa. Al fine di aggiudicarsi la gara d'appalto per la gestione dei rifiuti del Comune di San Ferdinando (RC) per l'importo di circa 1.200.000 euro e in altri centri della zona, l'arrestato e altri indagati avrebbero esercitato pressioni, con minacce, sulle ditte concorrenti, e in particolare sul rappresentante della societa' Zetaemme di Sant'Agata del Bianco (RC) a ritirare l'avvalimento prestato a favore della societa' Evergreen di Rizziconi (RC) altra partecipante alla gara. Le indagini traggono origine, dall'originario filone relativo all'operazione "Black Garden". Le indagini avrebbero evidenziato una spartizione del territorio della provincia di Reggio Calabria, operata nel campo della raccolta degli Rsu, che impediva di "sconfinare" nei territori altrui per la partecipazione alle relative gare d'appalto, intervenendo, come nel caso dell'appalto per la gestione dei rifiuti del Comune di Palmi (RC) (per l'importo di circa 5.500.000 euro), anche su ditte siciliane che partecipavano a gare nella provincia, avvalendosi di personaggi legati a "Cosa Nostra" siciliana, per sondare il terreno e prendere informazioni utili sulla ditta che aveva presentato un'offerta per la gara. L'arrestato espletate le formalita' di rito e' stato tradotto presso la casa circondariale di Palmi. I beni sequestrati sono stati affidati a un custode amministratore, che li gestira' nel periodo di vigenza del sequestro, assicurandone la funzionalita'.

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