La
ricorrenza dell’8 Marzo, giornata della festa internazionale della donna è
stata al centro di una riunione del Movimento femminile dei Popolari e Liberali
nel Pdl della provincia di Reggio Calabria, cui hanno partecipato, tra gli
altri, Nadia Grande, Enza Arico, Gabriella Plutino ed il Segretario Questore
del Consiglio regionale della Calabria on. Giovanni Nucera.
“Una
giornata simbolo che le donne di tutto il mondo celebrano – è stato detto nel
corso dell’incontro - nei modi e nelle
forme più disparate. Manifestazioni, feste, pranzi, cene, cortei, ed appunto
riunioni. Restano i temi di fondo di
questa giornata che riguardano l’universo femminile, le tante conquiste
maturate in anni di lotte civili e politiche, e le altrettante sconfitte che in
questo 2013 culminano nel terribile fenomeno del femminicidio. La conseguenza più aberrante
e crudele di tantissime altre marginalizzazioni della donna, penalizzate nel
mondo del lavoro, delle professioni, nella politica e nelle istituzioni. Non si
tratta – è stato aggiunto – di rimarcare la solita e ritrita ‘retorica” di una
festa che è nata come ‘patrimonio culturale” e battaglia di una sola parte politica. Ma piuttosto
ragionare in maniera aperta su cosa le donne devono e possono fare oggi per
modificare una realtà di subalternità, molto spesso non manifesta, ma evidente
nei fatti”.
“Le
donne del movimento femminile dei Popolari e Liberali nel Pdl – ha affermato Nadia
Grande - intendono allargare il confronto alle grandi questioni che nel mondo
riguardano le donne, da considerare non come ‘genere’ da tutelare e proteggere,
ma come possibilità strategica da investire nel tempo presente. Una ‘pari
opportunità’ diffusa, generalizzata e convinta, che metta le donne al servizio
della società, delle nostre comunità, dei nostri territori, per raggiungere
quegli obiettivi che il comando affidato finora, per larghissima parte,
all’uomo non ha consentito di realizzare in pieno”.
“Si
tratta di un aspetto di estrema importanza, che riafferma il diritto delle
donne, peraltro sancito da una legge, ad essere presenti in ambito politico, ma
soprattutto perché consente alle stesse donne di rilanciare dallo scranno politico
quelle proposte e quelle idee ‘di
genere’ che finora non hanno trovato, volutamente o meno, poco e nessuno spazio od ascolto all’interno
delle istituzioni. Sono queste – hanno concluso le donne del Movimento Popolari
e Liberali nel Pdl – le battaglie per le quali oggi è necessario battersi,
perché dal protagonismo femminile si affermino principi e diritti di
cittadinanza che riguardano tutti, uomini e donne. Nessuno escluso”.
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