Al termine di
attivita’ di indagine, alle prime luci dell’alba, i carabinieri della compagnia
di Bianco hanno tratto in arresto Pietro Pizzinga, classe 1977, a seguito di
decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dal sostituto procuratore
presso la procura della repubblica di reggio calabria, dottor mauro leo
tenaglia.
Dovra’
rispondere di lesioni personali aggravate e detenzione abusiva di arma.
La sera del
17.01.2013, Leo Bruzzaniti cl. 1978, veniva attinto da 3 colpi di arma da fuoco
ad entrambe le gambe, esplosi nei pressi della sua abitazione di Africo e
pertanto trasportato presso l’ospedale civile di Locri ove veniva ricoverato.
Dal sopralluogo
effettuato veniva repertato e posto
sotto sequestro un bossolo di cartuccia per pistola cal. 9; nella medesima
circostanza venivano escussi a sommarie informazioni soggetti potenzialmente
informati sui fatti, senza riuscire però a carpire alcun elemento utile alle
indagini. In particolare le dichiarazioni rese nell’immediatezza dai congiunti
del bruzzaniti leo e, successivamente, dalla vittima stessa, apparivano oltre
che non utili alle indagini addirittura discordanti e fuorvianti, volte
chiaramente ad impedire, da parte dei militari intervenuti, l’individuazione
dell’autore del fatto delittuoso.
Pertanto, sin
dalle prime battute, si e’ avuto modo di capire che le attivita’ di indagine
sarebbero state rese non di facile conduzione a seguito dell’omerta’ delle
persone escusse a sit nell’immediatezza dei fatti.
Quindi, d’intesa
con la procura della repubblica di reggio calabria, competente per territorio,
si decideva di procedere al monitoraggio a mezzo intercettazioni ambientali e
telefoniche, di tutti i soggetti coinvolti.
Tra mezze parole
dette e mezze verita’ raccontate, si e’ cercato di ricostruire la vicenda,
individuando autore e movente del gesto.
Nello specifico,
durante il suo ricovero in ospedale, il Bruzzaniti si lasciava andare a
conversazioni di importante valore investigativo, lasciando intendere che a
spararlo fosse stato tale pietro ( … ha
tirato pietro … mi alzo la camicia .. Vado per alzarla … e m’ha sparato).
Pertanto si
decideva di approfondire meglio questa acquisizione, analizzando numerosi
tabulati telefonici ed escutendo a sommarie informazioni numerosi suoi parenti.
Da ulteriori
acquisizioni ambientali si accertava che a sparare al Bruzzaniti, fosse stato Pietro Pizzinga, per vendicare la relazione extraconiugale che il ferito
intratteneva con sua moglie.
Nel contempo,
sono state deferite all’autorità giudiziaria sei soggetti per favoreggiamento
personale in quanto, al fine di sviare le indagini, pur essendo a conoscenza di
quanto accaduto, dell’autore del gesto e del movente, hanno fornito
dichiarazioni fuorvianti alla PG operante.
L’arrestato e’
stato tradotto presso la casa circondariale di Locri a disposizione dell’autorità giudiziaria mandante.
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