L’Assessore regionale all’Internazionalizzazione Luigi Fedele – informa una
nota dell’ufficio stampa della Giunta - è intervenuto al convegno finale del
Progetto “APQ Marocco”, organizzato dalla Regione e dal Co.Se.R. Calabria, che
si è svolto al Comune di Catanzaro. “Le
politiche che questo assessorato intende portare avanti, con decisione ed
entusiasmo, – ha detto l’assessore Fedele –
sono incentrate sulla cooperazione, sullo scambio di conoscenze tra i
popoli creando delle reti di comunicazione e di condivisione che consentano
alle nostre imprese ed a quelle dei Paesi
che con noi hanno deciso di interfacciarsi, di crescere, non solo da un punto
di vista produttivo, ma anche in un senso più ampio: sociale, culturale ed
umano. Il progetto comunitario che ha preso
le sue fila dall’APQ - Programmazione di Sostegno alla Cooperazione
Regionale (Paesi Area Mediterraneo) – ha coinvolto diverse regioni d’Italia:
Sardegna, Piemonte, Abruzzo, Campania, Lombardia, Sicilia, Toscana, Lazio e
Calabria, nonché diverse regioni del Marocco: Casablanca, Tanger-Tètouan,
Marrakesch, Fès e Salè. In questo progetto sono confluite le conoscenze, le
professionalità e le culture dei nostri artigiani e degli artigiani marocchini;
si sono scambiate idee, materiali, progettualità. Ecco, questo è un esempio di cooperazione internazionale.
Perché, ora più che mai, dobbiamo volgere lo sguardo ai nostri vicini, ai
popoli che si affacciano, come noi, sul bacino del Mediterraneo. Dobbiamo
ricercare i punti di contatto, che sono numerosi e sono racchiusi nella nostra comune
cultura di appartenenza, cercando di esaltarli e farli diventare valore
aggiunto, trasformandoli in occasioni di crescita economica e sociale. Ad oggi
non si può pensare ad una crescita economica slegata dalle tradizioni, dagli
usi e dalla cultura che sono, invece, le
colonne portanti sulle quali creare una crescita sostenibile e duratura. Da
questo punto di vista - ha concluso
l’Assessore Fedele - credo che gli artigiani, le piccole imprese, rappresentano
in pieno gli attori principali di questo cambiamento”.
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