L’ex sindaco Scopelliti nel difendere strenuamente se stesso dall’imminente crollo definitivo, tenta rabbiosamente di difendere l’indifendibile. Ci riferiamo al fallimentare “modello Reggio”: un indecente e vergognoso sistema di potere che ha prodotto, incontrovertibilmente, la bancarotta etica, morale e finanziaria della città. La città reale, quella vissuta quotidianamente dai cittadini, è purtroppo al collasso. Alcuni esempi concreti: le società miste, vedi Multiservizi, infestate dalla presenza della ‘ndrangheta e con il permanente stato di agitazione dei dipendenti che non ricevono gli stipendi da molti mesi, gli indispensabili servizi sociali pronti alla chiusura a causa del debito che causa il mancato pagamento, anche di 12/18 mesi, degli stipendi degli operatori del Terzo Settore, il concreto rischio di fallimento per decine e decine di aziende, di ogni settore, che hanno avuto il semplice torto, o la sventura, di lavorare, dopo l’aggiudicazione di gare d’appalto, per conto del Comune di Reggio Calabria. In tal senso, desideriamo evidenziare e dare voce alla giusta e sacrosanta protesta dei reggini in merito all’enorme incompiuta che prende il nome di “Parco Lineare Sud”. Si tratta dei lavori di un‘opera che doveva rappresentare la prosecuzione del Lungomare Falcomatà verso la zona sud. Esattamente un anno fa, in piena campagna elettorale, Scopelliti, Arena e tutto il PDL presero ad esempio proprio il “Parco Lineare Sud” come opera emblema del “Modello Reggio”. Un refrain che hanno ripetuto per giorni e giorni fino alla nausea. Addirittura nel sito internet di Daniele Romeo, segretario particolare di Scopelliti, consigliere comunale e segretario cittadino del PDL vi è, tutt’oggi, un proclama con un titolo a caratteri cubitali che non lascia spazio ad alcuna malevola interpretazione. Vi è, infatti, scritto: “PARCO LINEARE SUD ESEMPIO DEL MODELLO REGGIO" e nel testo si può leggere che ”...i lavori sono a buon punto” (sic!!!). Insomma, secondo Romeo e quindi il PDL, il Parco Lineare Sud è l’esempio del “modello Reggio”.
Pertanto, siamo andati a verificare lo stato attuale del tanto strombazzato esempio del modello di governo di Scopelliti e Arena. Abbiamo trovato una situazione desolata e desolante, l’ennesima tragica incompiuta che offende la città e i reggini. Siamo, ormai, a ridosso della stagione balneare e il Parco Lineare Sud è un cantiere abbandonato e in disarmo (vedi foto allegate). Una situazione insostenibile che sta provocando le giustissime proteste dei cittadini. Abbiamo potuto accertare che il cantiere non è abbandonato per inerzia dell’impresa appaltatrice dei lavori. Si tratta, al contrario, di un nuovo frutto avvelenato prodotto dal “modello Reggio” tanto caro a Scopelliti e Arena. Infatti, l’impresa aggiudicatrice dell’appalto è la Cooperativa Progresso e Lavoro di Polistena. Una cooperativa di lavoratori nata nel lontano 1975 che rappresenta una sana e storica realtà produttiva della provincia reggina e dell’intera Calabria. La CPL, che stava eseguendo i lavori del Parco Lineare Sud per un appalto originario di circa 6 milioni di euro, a fronte di lavori già eseguiti per oltre 2 milioni di euro, vanta un credito, da parte dell’amministrazione comunale, di oltre 1.300.000,00 euro (quasi il 70%). Un’enormità: un fiume di denaro che la CPL aspetta da troppo tempo. Nonostante le molteplici e ripetute sollecitazioni, il sindaco Arena non ha mai dato alcuna risposta concreta rispetto all’enorme debito. Questa tragica situazione ha causato, nel novembre scorso, quindi oltre sei mesi fa, lo smantellamento e il completo abbandono del cantiere da parte della Cooperativa Progresso e Lavoro. Tutto ciò è accaduto nel colpevole e assordante silenzio della giunta comunale. Inoltre, per precisa ed esclusiva colpa dell’amministrazione reggina sono stati mandati in cassa integrazione decine di incolpevoli lavoratori. Questa drammatica situazione sta mettendo in ginocchio una realtà produttiva che, dopo ben 37 anni di onorata attività, rischia il fallimento. L’aspetto paradossale della vicenda è rappresentato dal fatto che l’amministrazione comunale, nonostante i numerosi solleciti del Ministero delle Infrastrutture non ha mai mandato la documentazione relativa alla rendicontazione delle somme ricevute per l’opera in questione. Infatti, il Parco Lineare Sud è un’opera completamente finanziata con fondi ministeriali del “decreto Reggio”. Tutto ciò da un lato sta provocando il blocco dell’invio dei nuovi fondi ministeriali e dall’altro sta causando il rischio che la CPL non possa neanche utilizzare gli ammortizzatori sociali per i propri lavoratori. Insomma, una nuova vergognosa macelleria sociale targata e causata da Scopelliti, Arena e il PDL. Tutto ciò è inammissibile e, pertanto, chiediamo formalmente alle autorità preposte di verificare la destinazione che hanno avuto i soldi stanziati per la realizzazione dell’opera, che il Ministero delle Infrastrutture ha già, da tempo, inviato all’amministrazione comunale. Al di là di ogni ulteriore considerazione politica, desideriamo evidenziare l’indecente cinismo che caratterizza la giunta comunale guidata dal sindaco Arena. Una cosa è, comunque, certa: la vicenda del Parco Lineare Sud non può, e non deve cadere nel dimenticatoio. In tal senso, sin d’ora, anticipiamo che Domenica 6 maggio alle ore 11.00, nel piazzale adiacente il Museo del Mare nei pressi del Parco Lineare Sud, terremo una conferenza stampa, insieme ai cittadini e ad alcune importanti personalità i cui nomi comunicheremo nei prossimi giorni, per accendere i riflettori e denunciare questa gravissima vicenda che colpisce la città e tutti i reggini.
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