I Carabinieri del Comando Provinciale
di RC e la sezione di P.G. della Polizia di Stato di Palmi hanno eseguito un
provvedimento di custodia cautelare, emesso dall’Ufficio Gip del Tribunale di
Palmi, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 13 appartenenti ad
un’associazione per delinquere operante nel territorio della provincia di
Reggio Calabria finalizzata alle truffe.
Le
investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, hanno consentito di individuare gli
autori di una serie indeterminata di truffe nel territorio della piana di Gioia Tauro.
L’indagine
ha ad oggetto un’associazione per delinquere finalizzata al compimento di
truffe, realizzate mediante attività di contraffazione di titoli di credito e
sostituzioni di persona, che risultano essere state poste in essere dal gruppo
di etnia rom dei Bevilacqua dall’anno 2009 fino a tutto il 2011, con condotta
perdurante.
I singoli
delitti-fine riportati non sono stati il frutto di una esecuzione isolata da
parte di coloro che li hanno realizzati, ma espressione di un preciso disegno
organico, in cui si sostanzia l’associazione a delinquere.
Le investigazioni sono state compendiate in
molteplici informative di reato che hanno consentito di individuare un
pericoloso gruppo di persone che, con organizzazione tutt’altro che
rudimentale, ha attuato una sistematica attività illecita contro il patrimonio,
tradottasi nell’accertata realizzazione di ben 14 truffe, che sono state
compiute ai danni di ignari venditori che, in tutta buona fede, si erano
attivati per offrire sul mercato informatico alcuni beni nel territorio della
piana di Gioia Tauro (Rosarno, Melicucco, Gioia Tauro, Cinquefrondi,
Polistena).
Oggetto delle truffe sono stati per lo più mezzi
meccanici (miniscavatori, escavatori, carrelli elevatori, minipale), automobili
e motocicli, spesso pubblicizzati sul sito internet www.subito.it. Tutte le
truffe erano caratterizzate dal medesimo modus operandi. Molto spesso gli
acquirenti:
-
si presentavano qualificandosi con nomi fasulli
(che spesso si ripetevano), quali Fiumanò Antonio, Antonucci Bruno, Bruni
Antonio, Arcidiacono Francesco;
-
utilizzavano, durante le trattative, per i contatti
telefonici con il venditore, le medesime sim card intestate a persone fittizie
(nella più parte dei casi a stranieri mai censiti sul territorio nazionale);
-
si facevano consegnare il bene acquistato in
territori del comprensorio della Piana di Gioia Tauro;
-
pagavano con titoli di credito interamente contraffatti.
In tutti i casi ottenuta la consegna della merce e
consegnato in pagamento il titolo di credito contraffatto, il truffatore o i truffatori interrompevano qualsivoglia
rapporto con il venditore, rendendosi irreperibili.
Quanto alle vittime, la più parte sono titolari d’imprese,
per lo più aventi sede fuori dai confini territoriali della Calabria.
La complessa attività d’indagine svolte da Carabinieri
e Polizia (attraverso l'acquisizione delle querele da parte delle persone
offese, individuazioni fotografiche da parte delle stesse, acquisizione dei tabulati
sulle utenze utilizzate dai truffa tori durante le trattative, acquisizione di
sommarie informazioni da parte delle persone informate sui fatti,
perquisizioni) ha permesso di appurare l'esistenza di un gruppo di etnia rom che si dedica professionalmente
alla consumazione di truffe, con organizzazione di uomini e mezzi.
Le modalità di consumazione (che si ripetono in
ciascuna) sono state ricostruite attraverso le dichiarazioni delle vittime che,
nella più parte dei casi, hanno anche effettuato delle individuazioni
fotografiche riconoscendone l’autore/i e dall'analisi dei tabulati e dalle
indicazioni delle celle agganciate dai cellulari in uso agli indagati nei
giorni e negli orari delle singole truffe attestanti la loro contemporanea
presenza in Zone prossime ai luoghi interessati dagli eventi delittuosi.
Contestualmente alla predetta
attività, i reparti operanti stanno procedendo al sequestro preventivo di
numerosi mezzi costituiti da macchine agricole o altri mezzi
meccanici (quali escavatori, carrelli elevatori e oggetti similari).
che amarezza
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