(AGI) - Reggio Calabria, 3 mag. - "Nell'antica Roma le persone
colpevoli di particolari reati venivano condannate alla
'damnatio memoriae', se ne cancellava il ricordo. Se il 3
maggio 1982 la 'ndrangheta pensava di cancellare Gennaro
Musella si sbagliava". Lo ha detto il procuratore nazionale
antimafia, Piero Grasso, intervenuto sul palco del Teatro
Francesco Cilea alla manifestazione della Gerbera Gialla,
organizzata dall'associazione antimafia Riferimenti di Adriana
Musella, figlia dell'imprenditore ucciso dalla 'ndrangheta 30
anni fa con una bomba collocata sotto la sua auto. "Si muore di mafia - ha
concluso Piero Grasso - perche' si e' vittime, ma anche quando
si vive nell'indifferenza e nella rassegnazione".
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.