La
scrittura come passione e come antidoto alla precarietà della propria
condizione di giovane in cerca di quell’occupazione stabile che ancora tarda ad
arrivare.
Per
Rosaria Salamone, 26 anni a luglio, studentessa universitaria di economia e un
continuo andirivieni come operatrice di call center, scrivere è, oltre che
cullare il sogno di diventare famosi, anche rispondere all’esigenza di
raccontarsi e raccontare episodi della propria esistenza, sia pure attraverso il filtro di personaggi immaginari.
Rosaria,
originaria di Villapiana, in provincia di Cosenza, ha al suo attivo un solo
libro, dal titolo emblematico “La Voce del cuore”, pubblicato quasi dieci anni
fa, nel 2003, per i tipi della Editress, una costola della “Pellegrini Editore”
al servizio dei giovani autori in vena di pubblicazioni.
Ora,
quel piccolo volume di poco meno di 40
pagine e che si legge tutto d’un fiato è stato rispolverato da Rosaria Salamone
e portato all’attenzione della Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi che ha
ospitato la giovane scrittrice in una seduta a lei dedicata.
Un
nuovo capitolo del programma di incontri avviato dalla Commissione, presieduta
dal Consigliere comunale Claudio Nigro, con giovani autori e scrittori e
finalizzato a dar loro una chance per dare visibilità ai loro libri, discuterne
e farli conoscere alla città.
Nel
piccolo romanzo “La voce del cuore”, Rosaria Salamone si serve di Liz, la
protagonista, ragazza dal carattere determinato, che riesce, dopo tante
peripezie ed esperienze anche tragiche, a coronare il suo sogno di diventare medico,
per mettere a fuoco alcuni episodi autobiografici.
Come
Liz, anche Rosaria sa rialzarsi dopo una piccola-grande delusione, facendo leva
sulla forza del suo carattere che si nutre di valori importanti come l’amicizia
e una sensibilità non comune.
Con
l’intervento di altri personaggi, l’autrice e la protagonista del suo libro,
compiono un viaggio introspettivo, indispensabile per ritrovare sé stesse e
riscoprire il lato positivo della vita.
Nel
corso dell’incontro con la giovane scrittrice Rosaria Salamone, introdotto dal
Presidente della commissione cultura Claudio Nigro, sono intervenuti il
consigliere Roberto Sacco, che ha presentato l’ospite, e i consiglieri Mimmo
Frammartino, Maria Lucente e Giovanni Cipparrone.
Sia
Frammartino che la Lucente hanno ritenuto apprezzabile il tentativo di Rosaria
Salamone di cimentarsi nella scrittura con un libro animato da una genuinità di
fondo che, “facendo parlare direttamente il cuore, come dice il titolo stesso
del romanzo, smuove i sentimenti e fa affiorare quel bagaglio di valori che
rappresentano la forte tempra dell’autrice, grazie ai quali anche le avversità
del proprio percorso esistenziale si dissolvono per lasciare il posto alla
leggerezza e ad una visione ottimistica della vita.”
Rosaria
Salamone ha ringraziato la Commissione cultura e, prima di congedarsi da
Palazzo dei Bruzi, ha lasciato ai
componenti dell’organismo consiliare una proposta per organizzare un evento,
dal titolo “Duello letterario”, sorta di sfida tra giovani scrittori
finalizzata alla scoperta e alla valorizzazione di quei talenti locali in grado
di rivelare particolare dimestichezza con la scrittura.
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