La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’Assessore regionale alle
Attività Produttive Antonio Caridi, tre delibere che interessano in modo
particolare le PMI calabresi, relativamente alle misure di accesso al credito
ed al sostegno per le emittenti televisive. Si tratta di atti di rilevante
importanza nel quadro delle strategie di intervento volte a favorire la ripresa
e lo sviluppo dell’intero circuito economico calabrese, secondo il percorso
disegnato dalla Giunta guidata dal Presidente Scopelliti. Con il primo atto la
Regione Calabria ha deliberato l’adesione all’intesa “Nuove misure per il
credito alle pmi” sottoscritta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal
Ministero dello Sviluppo Economico, dall’ABI e dalle Associazioni di rappresentanza delle imprese
ed indirizzata ad individuare una serie di
misure finalizzate a rafforzare l’accesso al credito da parte delle PMI
nell’attuale contesto di crisi economica internazionale. Sono tre i tipi
di interventi previsti dall’Accordo e riguardano la possibilità di sospensione
per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo, e quella per 12 o 6 mesi
della quota capitale prevista nei canoni di leasing “immobiliare” e “mobiliare”;
allungare la durata dei mutui, quella di spostare in avanti fino a 270 giorni le scadenze del credito a breve
termine per esigenze di cassa con riferimento all’anticipazione
di crediti certi ed esigibili; usufruire di un finanziamento proporzionale
all'aumento dei mezzi propri realizzati dall’impresa per quelle imprese che
avviano processi di rafforzamento patrimoniale, con l’obiettivo di promuovere
la ripresa e lo sviluppo delle attività. “L’adesione all’Accordo - secondo
l’Assessore Caridi - rafforza l’azione della Giunta Regionale indirizzata
all’avvio di attività tese a sostenere le esigenze di liquidità e l’accesso al
credito del settore privato, concretizzate attraverso l’adozione di misure
importanti come il fondo Jeremie, il fondo Mezzanine, il bando Confidi e il
fondo di controgaranzia”. La seconda delibera, altrettanto importante per
l’attività a favore delle PMI calabresi titolari di emittenti televisive
locali, approva le Direttive di Attuazione per il sostegno finalizzato al
rafforzamento tecnologico e organizzativo e la transizione al sistema digitale
terrestre. L’obiettivo è quello di agevolare la realizzazione di investimenti
da parte delle piccole e medie imprese titolari di emittenti televisive locali
e/o operanti nell’ambito della programmazione e trasmissioni televisive, allo
scopo di migliorare la tecnologia disponibile nel settore radiotelevisivo e
favorire l’integrazione con il sistema economico e produttivo calabrese in
termini di ricadute sociali, culturali ed economiche. In un’ottica di
concertazione e di condivisione delle scelte, in merito alle Direttive di
Attuazione è stato sentito il partenariato istituzionale, economico e sociale. La
delibera, proposta dall’Assessore Caridi nel quadro delle strategie di
intervento volte a sostenere il passaggio dal sistema analogico al digitale
terrestre, interessa un settore che ha un ruolo di forte rilevanza e di sicuro
impatto sotto l’aspetto sociale e culturale, con innegabili riflessi di natura economica. Il terzo atto ha per
oggetto il “Fondo regionale per il sostegno agli investimenti delle Pmi
regionali attraverso il Mezzanine financing” e riguarda l’adozione di modifiche
al Piano delle Attività. Nello specifico è stata modificata, dal 50% al 70%, la
percentuale di copertura concedibile sotto forma di prestito mezzanino per le
spese ammissibili sostenute per la realizzazione dei programmi di investimento.
Per l’Assessore Caridi “la decisione è stata motivata dalla difficile
congiuntura economica e finanziaria che caratterizza l’economia calabrese e
dalla forte contrazione del credito attuata dal sistema bancario che non
consente al sistema imprenditoriale calabrese di poter agevolmente attuare
programmi di investimento o comunque programmi di sviluppo aziendale. Per
questi motivi – ha aggiunto Caridi - la Regione intende porre in essere le più
adeguate misure per migliorare le condizioni di accesso al credito da parte
delle imprese e sostenerne la competitività, per cui ha ritenuto che un valore
adeguato e congruo tale da poter concretamente agevolare le Pmi nell’attuazione
di programmi di sviluppo aziendale è rappresentato da un finanziamento
mezzanino pari al 70 % delle spese di investimento”. L’altra modifica, relativa
al termine previsto di 24 mesi entro cui ultimare i programmi di investimento,
ha ridotto detto termine a 20 mesi, decorrenti dalla data di sottoscrizione del
contratto di finanziamento, ritenendolo un periodo adeguato ed in linea con la
durata del periodo di preammortamento. “Sono tre atti – ha concluso Caridi - finalizzati
a rafforzare il sistema e i meccanismi di erogazione di risorse finanziarie
alle imprese, per favorirne la crescita dimensionale e una maggiore solidità”.
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