Roma, 2 mag. - (Adnkronos) - Continua a crescere la richiesta di
cessione del quinto da parte di lavoratori e pensionati per far fronte
alla mancanza di liquidita'. Le domande rappresentano ormai il 16,4%
del totale dei prestiti contratti. A fotografare la situazione
un'indagine di Prestiti.it. Dall'analisi condotta su oltre 20.000
domande di prestito giunte nei primi tre mesi del 2012, e' emerso che
mediamente a voler cedere un quinto dello stipendio sono soprattutto
uomini, che rappresentano il 74% del campione contro il 26% delle
donne; l'eta' media al momento della domanda e' piuttosto elevata, 44
anni: tre anni in piu' rispetto al richiedente tipo di un
finanziamento.
Tra i motivi, si legge nella indagine, quello legato alle
particolari restrizioni imposte dalle banche, che accettano solo
domande a basso rischio di insolvenza, quindi fatte da lavoratori a
tempo indeterminato o pensionati. Proprio questi ultimi rappresentano
una parte cospicua del totale di chi richiede questo tipo di
finanziamento: il 15%. Il 49% del totale, invece, e' un dipendente
privato, il 32% un dipendente pubblico o statale. L'importo medio
richiesto, infine, e' di circa 20.000 euro da restituire in poco piu'
di sei anni.
Per quanto riguarda le differenze territoriali, pur in una
generale uniformita' di comportamento nel ricorso a questa forma di
finanziamento, l'indagine annota che salgono gli importi richiesti man
mano ci si sposti piu' a Sud: "segno evidente che le difficolta'
maggiori e un bisogno piu' forte di liquidita' arrivino dalle Regioni
meridionali", si legge nella nota. A guidano la classifica degli
importi medi richiesti, infatti, la Calabria e la Puglia, entrambe con
22.500 euro; seguono la Sicilia, 21.500 euro e la Campania, con 21.000
euro. La richiesta piu' bassa viene dal Trentino-Alto Adige, con soli
16.500 euro.
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