REGGIO CALABRIA: DIRIGENTE SCUOLA DI ROSARNO, PER ME PARLA LA MIA STORIA REPLICA ALLE POLEMICHE SULLA GERBERA GIALLA PERCHE' I FRATELLI SONO IN CARCERE

Reggio Calabria, 3 mag. (Adnkronos) - ''La mia storia parla per me, quello che faccio a scuola con i miei ragazzi. Non ho altro da aggiungere ne' voglio scendere in polemica. Le forze dell'ordine e la magistratura mi conoscono, collaborano con noi, con le nostre iniziative''. Cosi' Mariella Russo, dirigente dell'istituto ''Piria'' di Rosarno, risponde all'Adnkronos sulla polemica sollevata per il premio che questa sera ricevera' in occasione della cerimonia della ''Gerbera Gialla'' promossa da Riferimenti. Oggi il quotidiano 'Calabria Ora' ha pubblicato la notizia che due suoi fratelli sono in carcere e il marito e' stato citato in un'informativa della Dia come personaggio vicino alle cosche. Nel corso della prima parte della manifestazione della ''Gerbera Gialla'' che si e' svolta stamattina al teatro Cilea di Reggio Calabria, ha spiegato alla presenza del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e di numerosi esponenti delle forze dell'ordine e della magistratura reggina, l'impegno e i numerosi progetti portati avanti in una realta' difficile come Rosarno. Tra gli studenti della sua scuola figurano la figlia del boss Rocco Mole', ucciso nel febbraio 2008, e la figlia di Gregorio Bellocco, altro esponente di spicco della criminalita' organizzata. Il dirigente scolastico ha letto in pubblico, e poi consegnato al ministro Cancellieri, alcune lettere che i ragazzi provenienti da famiglie mafiose hanno scritto. ''Voglio essere giudicata per quello che faccio, non per il cognome che porto'', ha scritto la figlia del boss Mole', mentre la figlia di Bellocco ha affermato che ''non esistono case e macchine di lusso per compensare un Natale o un compleanno senza papa'''. Alla fine del suo intervento, la dirigente Russo ha affermato: ''Noi non abbiamo paura di cambiare''.