Reggio Calabria, 2 mag. (Adnkronos) - Contattavano le vittime
tramite un sito internet di annunci e poi le truffavano. I casi
accertati nell'operazione ''Tutto e subito'' sono 14 ma gli inquirenti
ritengono che gli episodi siano in numero molto maggiore. E' quanto
emerso nella conferenza stampa tenuta questa mattina al Comando
provinciale dei Carabinieri alla quale ha partecipato il procuratore
di Palmi Giuseppe Creazzo.
Le misure cautelari emesse sono 13, di cui alcune eseguite in
Piemonte, a Ivrea e a Parma; un soggetto risulta ancora irreperibile.
Le parti offese, hanno sottolineato gli inquirenti, hanno collaborato
attivamente riconoscendo in foto alcuni degli indagati che si erano
presentati all'appuntamento per perfezionare l'acquisto. I fantomatici
acquirenti portavano avanti la trattativa utilizzando schede sim
intestate a persone fittizie, si presentavano con documenti
contraffatti e pagavano con titoli falsi. Poi si dileguavano nel
nulla.
Alcuni assegni circolari, impossibili da incassare perche'
intestati a soggetti inesistenti, recavano addirittura lo stesso
numero di serie. Anche i nomi usati erano ricorrenti. Il gruppo di
truffatori e' di etnia rom e vive stabilmente nella locride. Le truffe
venivano invece messe a segno nella zona di Rosarno e della Piana di
Gioia Tauro. La prima denuncia e' arrivata al Commissariato di
Polistena nel 2009, poi alle indagini della Polizia di Stato si sono
aggiunte le attivita' dell'Arma dei Carabinieri che ha consentito di
portare a termina l'operazione congiunta di oggi. Tra i beni truffati
ci sono anche escavatori e miniescavatori, carrelli elevatori,
minipale, automobili e motocicli.
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