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lunedì 16 aprile 2012

Regione: on. Giovanni Nucera su scomparsa Padre Stefano De Fiores


“La Calabria perde un altro figlio illustre. Di lui abbiamo il dovere di onorarne la memoria ed esaltare la sua figura di studioso e di calabrese”.
E’ con queste parole che il Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni Nucera commenta la scomparsa, avvenuta sabato scorso a Catanzaro, di Padre Stefano De Fiores, teologo mariano di  fama internazionale e autore di numerosi libri.
“La notizia della sua scomparsa – ha aggiunto Nucera – mi ha profondamente addolorato. Partecipo costernato al dolore che ha colpito la sua famiglia, e l’intera comunità calabrese che aveva in Padre De Fiores uno dei più autorevoli protagonisti del mondo culturale e cattolico. Ho avuto l’onore ed il privilegio – ha ancora detto il Segretario – Questore del Consiglio regionale – di trovarmi con lui in alcuni importanti convegni tenutisi in Calabria.  Colpiva, dall’alto della sua autorevolezza e del suo carisma la semplicità del suo parlare e del suo rapportarsi con gli altri, trasmettendo passione e interesse per quelle che erano le risultanze dei suoi studi e delle sue ricerche, nelle quali  traspariva con forza la portata delle sue idee, la grande fede che era alla base di ogni suo lavoro. Gran parte della sua opera è stata dedicata alla figura della Madonna di cui, ha tracciato con rigore scientifico e competenza teologica, la figura e il significato attraverso il tempo e lungo lo sviluppo del sapere umano”.
“Dalla sua piccola San Luca, della quale era orgoglioso, Padre De Fiores – ricorda Nucera – ha saputo rappresentare la tenacia e la dignità, tutta calabrese, di perseguire obiettivi, raggiungere risultati, onorando la sua terra, in un percorso sempre segnato dall’amore e dalla dedizione verso la Vergine: da quella di Polsi, nel suo Aspromonte, a quella di Loreto, nella cui basilica fu ordinato sacerdote il 21 febbraio 1959. Per questo meritava, e merita ancora più oggi, il pensiero di essere considerato uno dei più autorevoli teologi mariani a livello internazionale. La sua vita è un percorso segnato dalla Fede, dal Credo, inteso nel concetto più intimo del termine. Di lui ci rimane – prosegue Nucera – assieme ai suoi numerosissimi testi, articoli ed enciclopedia di mariologia, tradotti e conosciuti in tutto il mondo, l’immagine indelebile di un calabrese vero, che nonostante gli alti e prestigiosi incarichi accademici, non dimenticava mai la sua terra. A Polsi, in un così piccolo villaggio raccolto attorno al Santuario della Madonna della Montagna,  insistette per organizzare un convegno mariologico internazionale assieme al Rettore del Santuario don Pino Strangio. Da qui si comprende – conclude Nucera – l’amore per la sua terra, sentimento da cui, tutti, ciascuno nei rispettivi ruoli, dobbiamo prendere esempio e forza di agire”.

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