La
scuola cosentina è una fucina di eccellenze dalla quale emergono studenti con
un una formazione a 360 gradi e un profitto scolastico da fare invidia. Le
intelligenze del futuro sono studenti sicuri di sé, con le idee chiare e
desiderosi, ogni volta, di partecipare alle iniziative extracurriculari
proposte dalla scuola di appartenenza perché convinti che da quelle esperienze
possano derivare lezioni di vita utili
ad affrontare, con minore apprensione, gli ostacoli del quotidiano.
E’
questo l’identikit dei 6 studenti del Liceo Classico “Bernardino Telesio ricevuti
a Palazzo dei Bruzi in Commissione cultura, nell’ambito dell’iniziativa “Perle
di Cosenza” , fortemente voluta dal consigliere
comunale Mimmo Frammartino che l’ha proposta al Presidente dell’organismo
consiliare Claudio Nigro.
Dopo
le eccellenze del Liceo Scientifico “Fermi” che hanno, nelle scorse settimane,
inaugurato la rassegna “Perle di Cosenza”, è stata la volta di un gruppo di
studenti meritevoli del Liceo “Telesio” (con una media che oscilla tra il 9,50
e il 9,82), accompagnati in Commissione cultura dalla docente Francesca
Mastrovito, in rappresentanza della dirigente scolastica Rosa Barbieri.
Si
chiamano Giovanni Aiello, Matteo Picarelli, Alessia Milano, Simone Filomìa,
Alessia Salfi e Francesco Pasquale Acquaro e sono i “magnifici sei” del “Telesio”.
Ieri,
con grande sicurezza, hanno raccontato davanti ai componenti la commissione
cultura di Palazzo dei Bruzi le loro esperienze formative, i loro successi, le
loro aspirazioni.
Giovanni
Aiello, della terza B del “Telesio” è stato tra i vincitori del Premio
nazionale “Vincenzo Padula” di Acri, ma ha partecipato a moltissimi concorsi
(tra questi il Progetto Gutenberg di lettura e le Olimpiadi di Filosofia).
L’inaspettato successo al premio “Padula” gli ha trasmesso una buona dose di
ottimismo e di speranza verso un futuro migliore, proprio mentre stava
maturando in lui il convincimento che le regole del gioco fossero diverse e che
la meritocrazia fosse ormai un lontano ricordo. Questa nuova ventata di
ottimismo Giovanni l’ha trasfusa in un articolo pubblicato dalla stampa. Una riflessione senza rete proprio
sulla meritocrazia che dovrebbe sempre caratterizzare i percorsi professionali.
L’articolo di Giovanni Aiello non è sfuggito ai componenti della commissione
cultura e ieri ne è stata data lettura durante la seduta.
A
Giovanni non piace assumere a scuola un atteggiamento distaccato e fare solo il
proprio dovere. “Non è questa la peculiarità che mi contraddistingue – ha
ammesso – quanto piuttosto mettermi in gioco e vivere la vita estrinsecando al
meglio le mie potenzialità, ma avendo consapevolezza anche delle mie
debolezze.”
Grande
versatilità anche quella di Alessia Salfi, della terza C, che accanto al suo
eccellente profitto scolastico e alla partecipazione a diversi concorsi, come
le Olimpiadi della Matematica, i Progetti Cineforum e David Giovani, ha
conseguito un piazzamento di tutto rispetto al concorso specialistico di lingua
inglese “Trinity”.
Ma
Alessia si fa onore anche in un settore ancora più significativo: quello del
volontariato, raccogliendo, all’interno della scuola, con grande garbo e
umiltà, fondi per le persone meno fortunate.
Francesco
Pasquale Acquaro, classe terza A, è, invece, appassionato di Guccini e come il
Filemazio della canzone “Bisanzio” ama andare al fondo delle cose e non restare
in superficie. Per Matteo Picarelli, della terza B, “alla fine è sempre il
merito che conta”. Ciò che hanno fatto crescere, invece, Alessia Milano, della
terza B, sono state le esperienze all’estero e gli scambi culturali. Tra questi
la partecipazione, in un cittadina olandese, ad un consiglio comunale nel quale
i politici del luogo si confrontavano direttamente con i giovani dei Paesi
europei e quella al concorso di poesia “La pace si fa in versi” che le è valso
il secondo premio.
Fiero
della sua appartenenza al Liceo “Telesio”, nel quale si distingue per una media
che lambisce il 10 (9,82 per la precisione), è Simone Filomìa che ha
sbaragliato ogni concorrenza sia alle Olimpiadi di Matematica che al Certamen di
latino e greco.
“Il
Liceo Classico può aprire le porta per una cultura universale” – ha detto.
Nel
corso della riunione sono intervenuti, oltre al Presidente della commissione
Claudio Nigro e alla professoressa Francesca Mastrovito, i consiglieri comunali
Mimmo Frammartino, Maria Lucente, Marco Ambrogio e Pino Spadafora.
“La
ratio della nostra iniziativa – ha spiegato Frammartino – è quella di stimolare
le eccellenze che esistono nella scuola cosentina. Questi giovani stanno
gettando le basi della loro vita professionale, ma anche della futura classe
dirigente. E’ un messaggio che vogliamo lanciare per superare quel forte senso
di sfiducia che pervade oggi i nostri giovani, sempre più convinti che non sia
il merito, ma altri meccanismi, a regolare l’accesso al mondo del lavoro. Noi
vogliamo invertire la rotta.”
Per
Maria Lucente i ragazzi del ”Telesio”
sono “un pieno ricco di tante bellissime cose, non solo di potenzialità
espresse, ma di fiducia. Un grande risultato in un mondo vuoto – ha aggiunto –
ricco di niente. Avete dato una lezione e sono felice di averla ricevuta,
perché avete dato testimonianza di una gioventù piena di ambizioni e che ha
voglia di diventare più forte e più competitiva.”
Per
Marco Ambrogio “la scuola e la famiglia sono le istituzioni storicamente più
importanti per la crescita di ognuno. C’è assoluto bisogno di cultura anche per
sconfiggere la mafia”. Ed Ambrogio ha proposto di riattivare l’Associazione “Ex
amici del Telesio” che ha una sua ramificazione anche nella capitale.
“Le vostre intelligenze sono necessarie in una
società come quella attuale – ha detto inoltre il consigliere Pino Spadafora.
Il
Presidente Claudio Nigro si è, infine, congratulato con i sei ragazzi del
“Telesio” per i risultati conseguiti, soprattutto quando, con lusinghieri
apprezzamenti, si sono distinti anche fuori del territorio cosentino, in
contesti anche di respiro nazionale.
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