Nell’ambito dell’attività di
prevenzione e controllo del territorio disposta dal Questore di Reggio
Calabria, Dott. Carmelo Casabona, le “Volanti” hanno
tratto in arresto in flagranza di reato due giovani per tentato furto aggravato.
La scorsa notte, infatti, intorno
alle 03:00, gli operatori dell’U.P.G.S.P., diretti dal Comm. Capo Giliberti,
sono intervenuti in via Emilio Cuzzocrea presso la sala giochi “Fashion Games”
ove erano stati segnalati rumori sospetti provenire dall’interno della sala
stessa.
Coordinati dalla Sala Operativa, i tre
equipaggi delle Volanti giunti sul posto scorgevano un individuo scappare da un
cortile dove erano situate le finestre della sala giochi, lanciandosi subito
all’inseguimento. Immediatamente bloccato dai poliziotti, il giovane veniva
identificato in Vadalà Nicola Rosario
reggino classe ‘84.
Dopo aver rinvenuto all’esterno della sala giochi
attrezzi atto allo scasso, gli operatori decidevano di entrare all’interno del
cortile antistante la sala giochi e qui individuavano Lombardo Paolo reggino classe ’83 intento ad uscire da
una finestra della Sala Giochi, le cui grate erano state precedentemente tagliate
con un seghetto in alluminio.
Entrambi i soggetti quindi venivano tratti
in arresto
Ulteriori attrezzi da scasso tra cui sei
cacciaviti di varie misure, una pinza tronchese e uno scalpello, venivano rinvenuti
nelle immediate disponibilità dei due ed a bordo dell’autovettura Lancia Y con
cui avevano raggiunto la scena del crimine.
Con il proprietario della sala giochi,
intervenuto sul posto si procedeva poi ad un controllo interno, constatando che
nella sala principale delle “slot machine”, che contenevano circa 45.000 Euro
in monete, veniva rinvenuto un piede di porco sul pavimento e del nastro
adesivo posto sul sensore dell’impianto antintrusione per impedire il
funzionamento del dispositivo d’allarme acustico.
Sul posto interveniva personale del Gabinetto
Regionale di Polizia Scientifica che effettuava i rilievi del caso.
Dell’avvenuto arresto veniva dato avviso al
Sost. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria che disponeva
che il trattenimento dei due giovani presso le celle di sicurezza della
Questura in attesa del rito per direttissima.
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