Riprende sabato 21 aprile la stagione
lirico-sinfonica del Teatro “Rendano”.
Dopo “Pierino e il lupo” di Sergej
Prokofiev tocca alla Germania e all’Opera da tre soldi di Bertold Brecht e Kurt
Weill proseguire il percorso attraverso i Paesi europei immaginato ad inizio
stagione dal direttore artistico del “Rendano” Albino Taggeo.
A portare in scena al “Rendano” l’immortale capolavoro del duo Brecht-Weill, rappresentato
per la prima volta nel 1928 nel teatro Schiffbauerdamm di Berlino,
è la coppia formata dalla cantante
Tosca e dall’attore Massimo Venturiello che firma anche la regia di questo
nuovo allestimento.
La “prima” dello spettacolo è prevista
per sabato 21 aprile, alle ore 20,30. Si replica domenica 22 aprile, alle ore 17,00. Domani, venerdì 20 aprile, alle ore 16,00, in programma, invece, l’anteprima per le scuole.
Tosca e Venturiello avevano già portato
in giro nel 2003 l’Opera da tre soldi in una produzione dello Stabile di
Palermo.
“La versione concepita per il “Rendano”
di Cosenza – sottolinea Massimo Venturiello – mette in primo piano la musica,
senza togliere nulla al racconto. Attraverso questa lettura viene mantenuto
intatto il senso del lavoro di Bertold Brecht. La forza di questo lavoro non
sta nell’interpretazione e basta. Per fare Brecht bisogna mettersi al servizio
di una ideologia. Sul piano attoriale, chiunque può fare Brecht purché capisca
la lingua brechtiana. Se non fosse esistito, non sarebbe esistito tutto il
teatro contemporaneo.”
Sia Venturiello che Tosca si
alterneranno sul palco del Rendano in un doppio ruolo. Il primo sarà sia il
criminale Mackie Messer che Peachum, che controlla tutti i mendicanti di
Londra. Tosca sarà, invece, sia Polly, la figlia di Peachum, che la prostituta Jenny
delle Spelonche.
“Mi sto molto divertendo a interpretare
questi due ruoli – afferma Tosca – che rappresentano un continuo andirivieni
tra la sensualità e la seduzione di Polly e la carnalità della prostituta
Jenny.”
L’Opera da tre soldi concepita da
Massimo Venturiello – per ammissione stessa del regista ed attore – “non ha una
precisa collocazione spazio-temporale, ma rimane più astratta. Ciò che
interessa maggiormente è porgere la musica e il testo, attraverso dei segni,
come i guanti bianchi e il bastone di Mackie o, ad esempio la pancia finta di
Lucy. Ed è in questo porgere musica e testo che l'opera si rivolge direttamente
al pubblico, rompendo la cosìddetta "quarta parete" e mantenendo
quell’effetto di “straniamento” tipicamente brechtiano.”
“L’astrattismo – precisa Tosca – fa
notare ancora di più l’attualità del testo. C’è un passaggio del monologo
finale di Mackie in cui i richiami all’attuale situazione dell’economia sono
evidentissimi.”
Tosca fornirà una sua personalissima
interpretazione di Polly e Jenny, senza farsi condizionare dai paragoni con il
passato, soprattutto con quelle cantanti, come Milly e Milva, che in precedenti
e storiche versioni (una su tutte quella del 1956 di Giorgio Strehler al
Piccolo di Milano, cui assistette Brecht in persona), esaltarono la portata
dell’opera.
Tosca e Venturiello troveranno sul loro
cammino Carmelo Caruso che li aveva già diretti nella versione dell’opera
prodotta dallo Stabile di Palermo e che in questa nuova occasione dirigerà
l’Orchestra lirico-sinfonica del Teatro “Rendano”, alla cui guida era già stato
nel concerto di musiche da film del dicembre dello scorso anno.
Il Coro sarà quello Lirico “Francesco
Cilea” di Reggio Calabria, diretto da Bruno Tirotta. Il cast è completato da
Elena Jadore Braschi (Lucy), Pino Ingrosso (il Reverendo) e Camillo Grassi (il
narratore).
Alle ore 18,00 di domani, venerdì
20 aprile, nella Sala “Quintieri”, l’Opera da tre soldi sarà analizzata nel
corso di un convegno sul tema “L’arte degenerata dopo la Repubblica di Weimar,
tra false illusioni, proclami deliranti e degrado culturale.
Intervengono: Albino Taggeo, direttore
artistico del Teatro “Rendano”, il prof. Carlo Amirante (dell’Università di
Napoli), il prof. Carlo Fanelli (dell’Università della Calabria), il prof. Pier Paolo Portinaro (dell’Università di
Torino), Marida Rizzuti (Esperta di studi brechtiani) e il regista Massimo
Venturiello.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.